AGI) - Roma, 4 set. - I democratici americani apriranno stasera la 'tre giorni' che consegnera' a Barack Obama la nomination per cercare la rielezione e sul tavolo metteranno la loro 'carta' forse piu' popolare: sua moglie, Michelle. La 'first lady', che in questi anni si e' sempre tenuta alla larga dalle polemiche concentrandosi sulla famiglia e su battaglie lungimiranti come la lotta alla obesita', dovra' mettere a segno i primi punti per tentare di sbloccare lo stallo elettorale che inchioda la 'corsa' del marito alle presidenziali. Per farlo, a soli 63 giorni da quello in cui gli americani decideranno chi sara' il prossimo a sedere nello Studio Ovale, Michelle parlera' al cuore delle donne; fara' capire che il miliardario mormone non puo' essere sintonia con la 'middle class' perche' viene da un ambiente troppo agiato; raccontera' il Barack privato, padre, amico, sposo . Nessuno conosce meglio di lei Obama, ha detto Ben LaBolt, portavoce della campagna democratica, dara' "una prospettiva personale sulla leadership del presidente". Per Michelel sara' una 'tre giorni' di tour de force a fianco del marito: parlera' ai caucus degli afro-americani del partito, agli ispanici e alle donne, interverra' a una colazione di gay e lesbiche, e infine giovedi', insieme alla moglie del vice-presidente, Jill Biden, partecipera' a un evento per i militari e preparera' i kit da mandare alle truppe americane all'estero. Michelle infine sara' tra il pubblico giovedi' sera, quando Obama accettera' formalmente la nomination per la rielezione: non dovrebbe parlare, ma lei e le figlie si uniranno al marito per lasciare negli elettori l'immagine della 'first family'.
In campo, accanto a lei, scendera' un altro astro nascente della politica democratica, il sindaco di San Antonio, Julian Castro, campione della diversita' etnica. E' il primo ispanico che pronuncia il discorso principale nella notte inaugurale della convention democratica, avra' lo stesso compito che tocco' a Barack Obama nel 2004. Destinato secondo molti a essere il prossimo governatore del Texas, se non addirittura il primo presidente ispanico, Castro, ribattezzato l'Obama latino, ha molti punti in comune con il suo mentore: insieme al fratello gemello Joaquin, e' stato cresciuto da una madre single, una donna impegnata nella tutela dei diritti degli immigrati di origine messicana, ed e' arrivato fino ad Harvard.
A Charlotte stasera ci sara' anche l'ex presidente Usa Jimmy Carter, che si rivolgera' ai delegati in videoconferenza. Non manchera' un video-omaggio al 'vecchio leone', il senatore Ted Kennedy, morto nel 2009. (AGI) Bia/Tig .

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