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I lefebvriani. In San Pietro è entrato il fumo di Satana.Benedetto XVI ricorre all ' esorcista.

Roma 31.1.2009(corsera.it) di Renato Corsini

La comunità ebraica  italiana teme la reintroduzione del “ perfido giudeo” nella preghiera liturgica.Ho udito che uno di quei preti lefebvriani abbia detto che non c’era nulla da scomunicare da parte del Pontefice romano. La scomunica del fondatore è come se non si fosse mai materializzata. I lefebvriani  sono loro che hanno perdonato la Chiesa di avere errato nei loro confronti e non il contrario.Perdono reciproco, per non infierire. Appena messi i piedi in Vaticano ho letto che costoro hanno affermato che l’uso dei gas  nei lager serviva a sterminare i pidocchi e non a sterminare i reclusi.

 Se poi casualmente qualcuno ci abbia lasciato la pelle durante le disinfestazioni non si poteva addebitare l’inconveniente se non a sbadataggine degli operatori sanitari. Sostenere  che siano state ammazzate sei milioni di persone vuol dire travisare la realtà dei fatti. Semmai ci si può accordare su 200-300 mila cadaveri. I forni crematori sono senza dubbio una fola. La bocca dei forni misurate al centimetro non permettono l’ingresso di un corpo umano anche se ridotto pelle e ossa. Il fumo di Satana  stagna nella basilica ed è giunto fino alle stanze di Benedetto XVI. Con il ritorno ufficiale del latino nella liturgia della messa ritorna anche la condanna  al “ perfido giudeo”, al deicida per antonomasia. Un ritorno culturale  e religioso che ghettizza l’ebreo. Peggio di così non poteva procedere il pontificato del successore di Pietro. Satana si sta prendendo la rivincita approfittando di un Papa pauroso,incerto, privo di grinta, impari nel suo difficile ministero. Un grande teologo ed è forse questo  il suo limite. Rimane il fatto che la  Santa Sede è una entità politica e religiosa da cui non si può prescindere nelle relazioni internazionali. Nemmeno gli Stati a lei ostili possono fare a meno di intrattenere apertamente o segretamente rapporti diplomatici per convenienza reciproca. Nella seconda guerra mondiale, la Santa Sede ha rappresentato un punto di riferimento utile per tutti, amici e nemici. Israele non può fare a meno del Vaticano e il Vaticano ne è consapevole. Ed è ciò che preoccupa gli israeliani quando vedono addensarsi il fumo di satana  accompagnato dalla puzza delle tonache dei lefebvriani sotto la cupola di Michelangelo. Gli inferi non prevarranno, è vero, ma il ricorso all’esorcista mi sembra ineludibile.

Renato Corsini.

 


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