REGGIO EMILIA 10 SETTEMBRE 2012 CORSERA.IT
ECCO TUTTE LE BUGIE DI PIERLUIGI BERSANI.
ELEZIONI POLITICHE 2013.PIERLUIGI BERSANI SI DICE PRONTO A GOVERNARE IL PAESE,SPERO PER LUI NON COME HANNO FATTO CON SIENA,VALE A DIRE CON LO SCANDALO DELLA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA.PIERLUIGI BERSANI MI STA SIMPATICO,SICURAMENTE UNA PERSONA SERIA,MA IL PARTITO DEMOCRATICO PRIMA DI LANCIARE PROCLAMI DEVE DIMOSTRARE DI SAPER GESTIRE LA COSA ...
PUBBLICA CON I FATTI E NON CON LE CHIACCHIERE.LO SCANDALO DELLA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA E' UN MOSTRO NERO POGGIATO SULLE SPALLE DEL SEGRETARIO.E NON MI PARE CHE L'ELEZIONI DI GIUSEPPE MUSSARI A PRESIDENTE DELL'ABI,DOPO IL DISASTRO FINANZIARIO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA SIA PROPRIO UNA ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA',COME SOSTIENE BERSANI.AL CONTRARIO,PER GLI AZIONISTI DI MONTE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA E' UN AFFRONTO,ANZI UNA PRESA PER IL CULO.
REGGIO EMILIA - Il Pd è pronto a governare, a ....prendersi le proprie responsabilità per fare uscire l'Italia QUALI? LE STESSE CHE VI SIETE ASSUNTI CON MPS?
"da un destino di arretramento con meno disuguaglianza, con più lavoro e con una democrazia funzionante e pulita". Parte da Reggio Emilia la sfida del partito democratico per la guida del Paese, perché a decidere chi governerà saranno gli italiani con il voto, non banchieri o agenzie di rating. Lo dice con chiarezza Pier Luigi Bersani nel suo intervento in chiusura della Festa democratica nazionale, richiamando il partito all'orgoglio: "siamo un partito capace di rimboccarsi le maniche, popolare, libero e senza padroni", dice il segretario nazionale guardando la folla riunita al Campovolo.
Il governo? "Lo decidono gli italiani, non i banchieri". Bersani rivendica di aver impedito all'Italia di finire nel baratro
MA AI VOSTRI BANCHIERI COME GIUSEPPE, MUSSARI NON AVETE IMPEDITO AL MONTE DEI PASCHI DI SIENA DI FINIRE NEL BARATRO
e conferma
la lealtà del Pd al governo Monti. Il sostegno al premier è assicurato nei prossimi mesi cruciali, fino a fine legislatura. Detto questo, il segretario nazionale dice con chiarezza che saranno le elezioni a decidere chi governerà il Paese: "tocca agli italiani, solo agli italiani e a tutti gli italiani stabilire chi deve governare". "Sempre naturalmente", aggiunge con una nota polemica, "che Moody's o Standard and Poors non ce le aboliscano sostituendole con una consultazione fra banchieri".
"Noi", ribadisce, "siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità davanti all'Italia e al mondo." (TRANNE CHE CON GLI AZIONISTI DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA.n.d.r.) E ammonisce: "se i riformisti italiani si sottraessero oggi all'appuntamento più difficile non avrebbero diritto ad averne altri".
"Contro di noi forze nuove e vecchie, ma non passeranno". I prossimi mesi saranno segnati da un confronto aspro e incerto, non nasconde il segretario. "Per tagliare la strada ai riformisti si muoveranno forze antiche e nuove, o travestite di nuovo che si stanno già muovendo, in realtà", sottolinea, ma "non passeranno", assicura. "Ci vorranno tenuta, convinzione, grinta. E ci vorrà un'idea forte di cambiamento", spiega il segretario del Pd, che si schiera con chiarezza dalla parte del capo dello Stato: "l'atmosfera si farà pesante e le acque si faranno torbide anche attorno alla più alta istituzione e ad un uomo integro come Giorgio Napolitano che saluto con tutta la gratitudine, l'affetto e la stima".
"A muso duro contro imbonitori e venditori di fumo". L'Italia, assicura Bersani, si rimetterà in piedi. "Rimetteremo in cammino la fiducia, rimetteremo in cammino una idea di futuro senza sbandierare favole o miracoli e mettendoci invece a muso duro contro gli imbonitori, i venditori di fumo che porterebbero il Paese alla catastrofe", dice.
MI DOMANDO QUALE MUSO DURO AVETE USATOP CONTRO I VENDITORI DI FUMO,I MANAGERS DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA?
E lancia un appello a tutto campo al centrosinistra, che esorta a "prendere l'impegno per governare, stavolta senza incertezze e senza divisioni".
"Finanza non abbia più licenza di uccidere". IL MONTE DEI PASCHI DI SIENA HA AVUTO LICENZA DI UCCIDERE,ECCOME.I VECCHI AZIONISTI SONO STATI MASSACRATI CARO PIERLUIGI BERSANI.
La crisi non è passata e chi dice che lo è è un irresponsabile, attacca Bersani. "La sofferenza degli italiani è grande. La vediamo. Vediamo come si spenga la speranza di lavoro dei giovani, vediamo la condizione di chi il lavoro lo perde o teme di perderlo. Vediamo l'ansia di artigiani, commercianti, imprenditori".
La ricetta per uscirne prosegue sulla strada tracciata da Monti - un punto di svolta da cui non si può tornare indietro, dice - mettendoci però dentro "più lavoro, più uguaglianza e più diritti". E tra le proposte economiche del segretario c'è anche la tassazione delle rendite: le risorse, dice, "dovranno venire da una chiara e più coraggiosa politica fiscale che sposti il carico sull'evasione, sulle rendite e sulle maggiori ricchezze a favore del lavoro, degli investimenti che generano lavoro, a favore della fondamentale rete sociale e dei consumi della parte più debole della popolazione e di un ceto medio che la destra ha impoverito". PERCHE' CHE FINE HANO FATTO GLI AZIONISTI DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA?
Bersani si scaglia poi contro la finanza, che "deve pagare un po' di quel che ha provocato, non deve più avere licenza di uccidere, deve mettersi a servizio e non a comando delle attività economiche e produttive".
Sì a legge unioni civili omosessuali. Davanti alla folla del Campovolo, Bersani si dice favorevole ad una legge sulle unioni civili degli omosessuali: "non c'è ragione di negarla", spiega, così come una legge contro l'omofobia, inserite entrambe in un più ampio discorso su diritti e riforme necessarie. "Non c'è ragione - dice - che vengano ancora negati ai cittadini diritti basici, tradendo il terzo articolo della nostra Costituzione; che si neghino diritti a persone con disabilità, che si neghi agli omosessuali italiani il diritto all'unione civile o ad una legge contro l'omofobia, che si neghi alle donne una democrazia paritaria, che si lascino le donne nell'universo di stereotipi antichi, nella prigione di pratiche discriminatorie o perfino in balia della violenza domestica. E non c'è ragione", dice ancora "che vengano negati nei luoghi di lavoro diritti di partecipazione e diritti sindacali".
Cittadinanza agli immigrati. In conclusione, Bersani chiama sul palco una bimba di 4 anni, Ambra, figlia di immigrati ghanesi. "Se tocca a me - dice, riferendosi alla possibilità di vincere le elezioni - si comincia dal primo giorno col chiamare italiani i figli di immigrati che studiano qui e che oggi non sono né immigrati né italiani".
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