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CORSERA SPORT JUVENTUS ANTONIO CONTE L'ULTIMA VIA D'USCITA

ROMA 12 SETTEMBRE 2012 CORSERA.IT

L’allenatore  della Juventus Antonio Conte condannato dalla giustizia sportiva e in attesa del verdetto definitivo con il ricorso inoltrato al  Coni deve anche rispondere alla giustizia penale. Ma in questa vicenda  dove non c’è ancora  la certezza della colpevolezza, tra giudice sportivo e giudice potrebbe fare la sua comparsa, e non è da escludere, il giudice civile. Un terzo giudice chiamato a valutare i fatti per il profilo del risarcimento del danno subito ...

dalla sanzione disciplinare comminatagli. Lo prevede la Corte Costituzionale con la sentenza n. 49/2011 presidente ugo de siervo in una vertenza tra un tesserato della federazione italiana pallacanestro e il coni. Il tema l’interesse legittimo del tesserato ad adire il tribunale amministrativo per impugnare la decisone della ex  camera di conciliazione e arbitrato dell’ente pubblico  di conferma...  della sanzione disciplinare federale di inibizione da ogni attività  “ endofederale” per la durata di tre anni e quattro mesi. La  Consulta ha rilevato che la disposizione legislativa nella parte in cui riserva al solo giudice sportivo la competenza a decidere sulle controversie  aventi ad oggetto sanzioni disciplinari, diverse da quelle tecniche, è aderente al dettato costituzionale. Il ricorso al giudice amministrativo è quindi improponibile. Un capovolgimento operato dal legislatore, un passo indietro nella tutela degli interessi legittimi dei tesserati. Se consideriamo che le attività sportive e in particolare quelle agonistiche  agiscono entro un sistema monopolistico, la decisione della corte costituzionale che avalla il legislatore appare incomprensibile obliterando i fondamentali diritti di libertà della persona, “ fra tutti, sia quello di svolgimento della propria personalità, sia quello di associazione”, come si legge nella stessa sentenza.

 

MA è qui il punto. La Corte apre la strada al terzo giudice , quello civile, una sorta di terzo incomodo e lo fa ricorrendo all’espediente del risarcimento del danno che il tesserato ritiene di avere subito da una sentenza disciplinare  che gli è impedito di impugnare di fronte al giudice naturale. E’ riconosciuta la tutela risarcitoria. Il giudice civile adito non può annullare la sanzione disciplinare ma può punire  le federazioni e l’ente pubblico per il danno arrecato al tesserato. Antonio Conte e la Juve hanno questa strada da percorrere  in ultima istanza avendo in sospeso con la Federcalcio l’annullamento illegittimo di due scudetti che i giocatori hanno vinto sul campo mortificando il valore sportivo della competizione agonistica.

Renato Corsini.

 

 


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