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CORSERA CONI LO SCANDALO DEL CASO LORBEK COMPLOTTO AI DANNI DELLA JUVENTUS

ROMA 15 SETTEMBRE 2012 CORSERA.IT di RENATO CORSINI

 

CONI LA PIOVRA DELLA MASSONERIA SULLO SPORT ITALIANO.

SCANDALO JUVENTUS ANTONIO CONTE.CONI IL COMPLOTTO DEL CASO LORBEK.IL CASO LORBEK I TRE GIORNI CHE SQUASSARONO IL MONDO DEL CALCIO,INTERCETTAZIONI DEI NAS DI BOLOGNA.LO SCANDALO CHE FECE ...

TREMARE I CENTRI DI POTERE SPORTIVI IN ITALIA.L'IMBROGLIO DEL LODO ARBITRALE.

 

Dall’ordinanza del TAR del Lazio, n. 194/2010 presidente Raggio, che ha sollevato la questione di legittimità della legge n. 280/2003, nella parte in cui riserva al solo giudice

 sportivo la competenza a decidere le controversie aventi oggetto sanzioni disciplinari, diverse da quelle tecniche, emergono delle intercettazioni telefoniche dei carabinieri che rivelano sconcertanti contatti tra i rappresentanti dei vertici delle istituzioni sportive e gli arbitri della Camera di Conciliazione. E quanto si legge a pagina 4 dell’ordinanaza amministrativa.

 

“ Con atto di motivi aggiunti, notificato il 16 ottobre 2007, e depositato il successivo 23 ottobre, il ricorrente (  tesserato alla Federazione italiana  pallacanestro inibito a svolgere attività federale per anni 3 e mesi 4, n.d.r. ) deduce ulteriori  profili di illegittimità dei provvedimenti impugnati con l’atto introduttivo di giudizio, rilevati a seguito delle intercettazioni telefoniche operate dai Nas di Bologna relativamente al caso Lorbek, dalle quali sarebbero emersi contatti tra i funzionari della Camera di Conciliazione e i rappresentati del CONI durante i lavori de Lodo”.

 

“ A seguito delle indagini disposte dalla Procura di Bologna sul caso Lorbek è stato accertato che durante i lavori della Camera arbitrale vi sono stati contatti con i rappresentanti dei vertici delle istituzioni sportive e gli arbitri della Camera”.

 

“ Dalle predette intercettazioni telefoniche è emerso che il Presidente

 della Camera arbitrale ha affidato la redazione del lodo a persone estranee al Collegio arbitrale, che non avevano partecipato al procedimento e alle relative udienze”.

 

“ In data 12 novembre 2009 il ricorrente ha depositato copia della sentenza n. 2208 del 28 gennaio 2009 del Tribunale di Bologna, sezione per le indagini preliminari, che lo ha assolto dal reato di frode sportiva perché il fatto non  sussiste”.

 

Rivelazioni inquietanti dove si apprende, tra l’altro, che il tesserato alla FIP è stato assolto per il profilo penale per la stessa vicenda sanzionato al contrario dalla giustizia sportiva per cui è ricorso vanamente al giudice amministrativo  in base alla decisione della Corte Costituzionale. Il legislatore deve tornare a riflettere sulla legge che ha dato troppi e ampi poteri all’autonomia dell’ordinamento sportivo, ora, specialmente nel mezzo di delicati processi sportivi che scuotono il  mondo del calcio.La domanda da porsi e se  la giustizia sportiva abbia la capacità oggettiva di farsi carico del peso enorme di giudicare  senza poter garantire  efficienza nelle indagini preliminari, imparzialità nel giudizio e soprattutto senza subire passivamente  l’intromissione dei vertici del CONI e delle federazioni non immuni dalle lobby politiche. La Corte Costituzionale ha avvertito , tra  l’altro, che  sono “ significativi i diritti connessi ai rapporti patrimoniali – ove si tenga conto della rilevanza economica che ha assunto il fenomeno sportivo, spesso praticato a livello professionistico ed organizzato su base imprenditoriale – tutti oggetto di considerazione anche a livello costituzionale”.

Renato Corsini.



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