TERAMO 19 OTTOBRE 2012 CORSERA.IT
Sono iniziate le requisitorie del processo con rito abbreviato per l'omicidio di Melania Rea, la 29enne campana uccisa il 18 aprile 2010 nel bosco di Ripe di Civitella con 35 coltellate. Salvatore Parolisi, accusato del delitto, è arrivato al Tribunale di Teramo dove, nell'aula Falcone-Borsellino, è il turno della pubblica accusa con i Pm Davide Rosati e Greta Aloisi. Per l'ex caporale degli alpini è stato chiesto l'ergastolo senza attenuanti.
La famiglia Rea: "Richiesta che ci aspettavamo"
"E' quello che ci aspettavamo la richiesta di un ergastolo senza attenuanti". Così l'avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, all'uscita dell'aula dove il Pm
"E' quello che ci aspettavamo la richiesta di un ergastolo senza attenuanti". Così l'avvocato della famiglia Rea, Mauro Gionni, all'uscita dell'aula dove il Pm
Davide Rosati ha chiesto la pena massima per Salvatore Parolisi, reo, secondo l'accusa di aver ucciso la moglie Melania con 35 coltellate il 18 aprile 2011 nel bosco di Ripe di Civitella.
Il padre di Melania: "So la verità"
Per il padre di Melania, però, le requisitorie sono ininfluenti: "Non mi aspetto molto di più di quello che già so: la famiglia Rea la verità la conosce e si è fatta le sue convinzioni". Il padre di Melania è arrivato a Teramo con il cognato e il figlio: "Quello che conta - sottolinea - è che mia figlia non c'è più, io mi aspetto solo che la giustizia faccia il suo corso. Ma le mie convinzioni non me le tocca nessuno. Quindi, viva la giustizia, viva la magistratura, viva l'Italia".
Il padre di Melania: "So la verità"
Per il padre di Melania, però, le requisitorie sono ininfluenti: "Non mi aspetto molto di più di quello che già so: la famiglia Rea la verità la conosce e si è fatta le sue convinzioni". Il padre di Melania è arrivato a Teramo con il cognato e il figlio: "Quello che conta - sottolinea - è che mia figlia non c'è più, io mi aspetto solo che la giustizia faccia il suo corso. Ma le mie convinzioni non me le tocca nessuno. Quindi, viva la giustizia, viva la magistratura, viva l'Italia".
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