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COSENZA 26 OTTOBRE 2012 CORSERA.IT

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Numerose squadre di volontari della Croce rossa sono giunte nella zona di Mormanno in provincia di Cosenza, epicentro della scossa di terremoto di magnitudo 5 registrata stanotte.
La prima scossa é stata la più forte, di magnitudo 5.0 all'1:05 e ha avuto epicentro nei comuni di Mormanno (Cs), Laino Catello (Cs), Laino Borgo (Cs) e Rotona (Pz). Le altre scosse sono state tutte meno violente: pochi minuti dopo la prima ce ne sono state due di magnitudo 2.7 e 3.3 e si sono susseguite per una media di cinque l'ora fino all'ultima, di magnitudo 2.2 alle 4:56 del mattino. Le forti scosse telluriche sono stata avvertite in tutto il Sud Italia. Al momento non si segnalano feiriti ma a Scalea è morto ,a causa di un infarto provocato dalla paura, un pensionato di 84 anni.

I danni
Gli effetti più evidenti del terremoto si sono registrati a Mormanno, dove è stato deciso di evacuare l'ospedale e di chiudere le scuole per due giorni, ed in altri centri come Laino Borgo, dove è stata sgomberata una casa di riposo per anziani, Altomonte e Rotonda. Oltre all'ospedale, a Mormanno, al momento, risultano danni anche a case e ad una strada che collega il centro del Pollino a Campotenese. Tanta la paura e la gente è scesa per strada anche a Cosenza.
Alcuni crolli si sono verificati anche ad Altomonte, il sindaco Gianpietro Coppola, ha disposto la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare sono crollate due abitazioni già evacuate perchè danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.

Scuole chiuse
La maggior parte dei sindaci dei paesi del versante potentino del Pollino ha disposto la chiusura delle scuole e sono in corso verifiche sugli edifici, sulle reti elettriche ed idriche e sulla viabilità, in particolare sul tratto lucano, compreso tra gli svincoli di Lagonegro e Lauria (Potenza) dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria.

Croce Rossa al lavoro
I volontari della Croce rossa stanno lavorando in collaborazione con la centrale operativa del Servizio di urgenza ed emergenza medica 118 di Cosenza. Anche il comitato provinciale di Cosenza della Croce rossa ha attivato le squadre e gli equipaggi di Scalea a Castrovillari.

Le prime testimonianze
«Noi a casa non ci torniamo. È stato terribile e abbiamo troppa paura. La casa ha tremato ed abbiamo temuto che da un momento all'altro ci crollasse addosso. Abbiamo preso le poche cose che siamo riusciti a trovare e ci siamo precipitati in strada. Eravamo preparati dopo le tante scosse degli ultimi mesi ma non pensavamo che potessimo vivere momenti così terribili». Carmelo Parlato è un brigadiere dei Carabinieri in pensione. Come la gran parte degli abitanti di Mormanno ha trascorso la notte in auto. Una scossa che ha rappresentato l'apice di uno sciame sismico che si protrae da oltre due anni e che ha registrato oltre 2.000 episodi.

Gabrielli in mattinata a Mormanno
Il capo della protezione civile, Franco Gabrielli, arriverà in mattinata a Mormanno per fare il punto della situazione. Gabrielli incontrerà l'unità di crisi che è stata costituita per seguire gli sviluppi della situazione e si recherà nell'ospedale di Mormanno che è stato evacuato per i danni subiti a causa del sisma.

Nessun danno nelle zone di campagna
Non ci sono danni nelle abitazioni di campagna nella zona di Mormanno. I carabinieri hanno raggiunto tutte le zone per verificare la situazione ed hanno riscontrato che c'è stata solo tanta paura tra le persone che vivono nelle zone isolate. Il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello Francesco Ferace, è in stretto contatto con tutti i militari che hanno effettuato i sopralluoghi. «Abbiamo avuto - ha detto Ferace - una buona notizia dalle zone di campagna dove non si sono verificati danni alle strutture. Le persone hanno avuto paura ma al momento non ci sono problemi».


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