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CORSERA CONI PETRUCCI OBRIST A BATMAN PIACE IL BANCOMAT UNIONE ITALIANA TIRO A SEGNO

Roma 29 ottobre 2012 Corsera.it di Renato Corsini

 

Unione italiana tiro a segno. La gestione dell’ente federazione delle risorse finanziarie derivanti dallo Stato è preoccupante.Diffuso danno erariale. Appropriazione indebita. Uso di bancomat per spese personali. Consulenze esterne. Ricorso a personale estraneo per la gestione delle attività sportive.

 

Procura regionale della Corte dei conti del Veneto. Citazione tiro a segno Este. Anno 2006.La vicenda in discorso ha dato origine ...

a più fattispecie di illecito. Il primo riguarda il presidente della sezione tiro a segno Este, al quale è imputabile l’incauta custodia di contante all’interno della sezione ,6455 euro, sottratto da ignoti nel 1999; denaro detenuto senza alcun titolo negli uffici e custodito con assoluta negligenza. Altro illecito deriva dall’omessa costituzione in mora dell’autore del danno, ed è in ragione di comportamenti omissivi ascrivibili sia a responsabili locali che nazionali, presidente e segretario generale dell’Unione.Ancora vengono in rilievo due ulteriori partite di danno. La prima vede in qualche misura coinvolto anche il segretario dell’ente e riguarda pagamenti,25.822,84, allo stesso presidente, per i quali non esiste alcuna giustificazione di spesa. La seconda voce di danno,22.793,42, interessa sia la sezione di Este che la federazione, è rappresentata dalla  mancata acquisizione alle casse dell’ente, e mancato trasferimento della quota percentuale alla stessa federazione, delle quote di affiliazione e dei diritti di tesseramento pagati dai soci per diversi anni, periodo coincidente con quello in cui è stata omessa ogni regolare rendicontazione, come rilevato da un’ispezione contabile.

 

Nella interrogazione del sen, Elio Lanutti dell’IDV presentata il 26 gennaio 2012, si legge.

L’ente pubblico malgrado i suoi conti in rosso come riportato da Il Sole 24 ore del 20 settembre 2010, nell’ultimo quadriennio, oltre agli aumenti di stipendio degli amministratori, si è dotato di due di due direttori sportivi e di innumerevoli collaboratori lautamente retribuiti forse per mantenere gli equilibri politici interni. Il direttore sportivo,dipendente pubblico del Gruppo sportivo forestale dello Stato è responsabile del settore Tiro a segno del Corpo, quindi percettore di stipendio pubblico. Inoltre riceve dall’Unione un compenso annuale di 45.000 euro più 15.000 in rimborsi spese. Non è dato di sapere se sia in aspettativa, se l’amministrazione di appartenenza ne abbia autorizzato l’incarico, quale sia la forma contrattuale utilizzata e se sia stato  comunicato o neo l’incarico riguardo all’operazione trasparenza al preposto Dipartimento della funzione pubblica e della semplificazione. La mancanza di trasparenza dell’ente è sintetizzata nella lettera di un consigliere federale che ricorda al presidente dell’ente che a seguito di delibera assunta dal consiglio direttivo è necessario pubblicare le deliberazioni, ma ad oggi non risultano pubblicate sul sito istituzionale.

 

Con un esposto alla Corte dei Conti Procura regionale dell’Emilia Romagna il signor Renato Casetti ha denunciato il presidente della sezione di Fidenza e gli stessi amministratori dell’ente, rivelando una penosa storia di appropriazione indebita. Trattandosi di un esposto che deve essere valutato in sede di giurisdizione contabile riportiamo i fatti descritti omettendo i nomi delle persone coinvolte.

 

All’inizio dell’anno 2010 sono venuto a conoscenza di consistenti ammanchi nelle casse della sezione di tiro a segno di Fidenza e, nello specifico, di reiterati prelievi di denaro, in contanti e con bancomat, da parte dell’attuale presidente e di un consigliere. Le somme, nell’ordine di decine e decine di migliaia di euro sono state sottratte in più occasioni e in più anni sempre sotto la presidenza della stessa persona. La mala gestio è proseguita in modo identico anche  durante la gestione contabile 2010, ammanchi compresi e ha costretto due consiglieri a dimettersi. I dimissionari,infatti,avevano chiesto di volere controllare la situazione contabile, perché non riuscivano a spiegare l’assenza di denaro in cassa.Gli  indebiti prelievi sono stati confermati anche dallo stesso presidente, che giustificava le sottrazioni di denaro alla sezione, quantificandole in 4.000 euro, con un difficile periodo della sua vita, riferendo però che avrebbe ripianato il debito non appena fosse entrato in possesso dell’eredità del padre. A detta di un consigliere, il presidente effettua i prelievi con il bancomat e si fa consegnare contanti dalla addetta alla segreteria. Ricorda che qualche mese fa il presidente aveva preso 500 euro dalla cassa perché alla figlia della convivente avevano tolto l’energia elettrica per morosità e quei soldi servivano per pagargli la bolletta.Recentemente si era fatto consegnare 300 euro per pagare la riparazione della automobile di sua proprietà, siccome si era “ bruciata la frizione”. L’addetta alla segretaria però ha riferito che gli ammanchi hanno come responsabile oltre al presidente anche il consigliere e che perdurano da anni.

Renato Corsini.


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