Milano 27.2.2009(Corsera.it) di Matteo Corsini in collaborazione redazione di Pavia.
Tutti si ricorderanno qualche mese addietro mentre i mercati finanziari erano all’inizio della tormenta borsistica e molte nostre blue chip si avvitavano impietosamente,il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi consigliava di investire in Enel ed Eni.A distanza di qualche mese quel suggerimento si è rivelato una bufala,come tante a cui l’imprenditore di Arcore ci ha abituati in questi ultimi anni.Il titolo Enel oggi è letteralmente precipitato in borsa , dopo una discesa ininterrotta da oltre due mesi.Ma il fatto più grave è che la crisi del titolo è dovuta ai rumors di un eventuale aumento di capitale,che avverrebbe appena dopo l'acquisto di Endesa e la conferma del dividendo a 0.49 euro.
Il Premier è stato tradito da incauto ottimismo e molti investitori italiani fidandosi delle parole del Premier oggi dovranno leccarsi le ferite.Inutili le parole del Ministro Claudio ScaJola che in giornata si è precipitato a dichiarare che “ il valore di borsa di Enel non corrisponde al suo valore reale.”
La gaffe è paurosa e molti italiani adesso potrebbero trascinare la Presidenza del Consiglio in tribunale per riavere i soldi perduti e chiedere i danni.
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