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CORSERA CONI SCANDALO UITS AMMIRAGLIO DI PAOLA L'INCUBO DI ERNFRIED OBRIST AL MINISTERO DELLA DIFESA

Roma 12 novembre 2012 Corsera.it di Renato Corsini

 

scrivi a redazione@corsera.it

 

Le elezioni di Mestre impugnate con ricorso gerarchico e con istanza di sospensione al Ministero della Difesa. A proporre il ricorso Lorenzino Unio di Vercelli rappresentato  dall’avv.Ivan Santopietro inoltrato in  data 8 novembre 2012. Si chiede l’annullamento degli esiti dell’assemblea di Mestre previa sospensione dell’esecutività. Ora ...

l’ammiraglio Di Paola non può più navigare in immersione servendosi del periscopio, deve quanto meno emergere e prendere in mano la situazione.L’Ente è in crisi di gestione e di rappresentanza. Ignorarlo è diabolico.

Dalla lettera del presidente di sezione di Cascina Paolo Cucurachi si pone la questione  delle dimissioni o del ricorso alla querela di parte per diffamazione. Negare i fatti è mentire a se stessi di coloro che li hanno denunciati, segnalati, documentati e pubblicati da Corsera Magazine. Il buon senso del ministro Di Paola dovrebbe suggerirgli la nomina di un commissario straordinario oppure in via subordinata avviare un’ispezione nella sede dell’Unione a Roma affidandola alla Guardia di Finanza.

Oltre ad AttilioFanini anche Paolo Cucurachi ha segnalato la violazione del  segreto del voto nelle elezioni del 13 ottobre 2012 di Mestre. Vediamo come avviene il voto elettronico da istruzioni ufficiali. Operazioni preliminari.Viene consegnata una scheda elettronica che corrisponde esattamente al numero identificativo dei voti. Quindi questa scheda elettronica nei casi su indicati, e nel momento in cui viene letta dal sistema,identifica l’elettore all’interno del software. Infatti come appare esplicito nella successiva pagina 3 alla lettera B delle istruzioni nella videata l’elettore trova trascritta in calce la sua sequenza numerica identificativa. Al termine della votazione la stampante trascrive su un biglietto la citata sequenza numerica del voto sportivo e istituzionale con a fianco le preferenze accordate. Infine questi bigliettini, che in una elezione cartacea corrispondono alla scheda elettorale, allo scopo di conservarne la segretezza, vengono piegati e introdotti nell’urna dallo stesso elettore.

A Mestre il 13 ottobre è successo questo. Nel bel mezzo delle operazioni elettorali il sistema elettronico è andato in tilt è ripartito dopo una mezzora a seguito dell’intervento dei tecnici proseguendo con la votazione elettronica. Questo fatto però ha evidentemente cancellato i dati e ha costretto la commissione elettorale a procedere manualmente contando i voti attraverso la visione diretta dei bigliettini (schede elettorali) che erano stati introdotti nell’urna.

Legittimamente si chiese. Ma quei bigliettini oltre a contenere l’espressione di voto dell’elettore  ne consentono anche la sua identificazione.. Tutti coloro che hanno partecipato allo spoglio manuale hanno, in ipotesi,potuto vedere quel numero e collegarlo sia all’elettore che alle preferenze espresse in quel bigliettino stampato dal computer. Ogni commento è veramente superfluo.

 

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Renato Corsini.

 

 

Dalla lettera del presidente di sezione di Cascina Paolo Cucurachi si pone la questione  delle dimissioni o del ricorso alla querela di parte per diffamazione. Negare i fatti è mentire a se stessi di coloro che li hanno denunciati, segnalati, documentati e pubblicati da Corsera Magazine. Il buon senso del ministro Di Paola dovrebbe suggerirgli la nomina di un commissario straordinario oppure in via subordinata avviare un’ispezione nella sede dell’Unione a Roma affidandola alla Guardia di Finanza.

Oltre ad Attilio ....


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