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CORSERA OPERAZIONE PILLAR OF DEFENSE BOMBE SU STRISCIA DI GAZA RAZZO FAJR 5 COLPISCE TEL AVIV HOLON 15 MORTI 130 FERITI

GAZA 15 NOVEMBRE 2012 CORSERA.IT DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CAPINI

OPERAZIONE PILLAR OF DEFENSE.LA STRISCIA DI GAZA TRASFORMATA IN UN INFERNO DAI RAID AEREI ISRAELIANI.IL CIELO SI TINGE DI ROSSO,IL DESERTO MORMORA I COLPI DEI RAZZI DI HAMAS.E' IL FRASTUNO,CIECO ASSORDANTE DI UNA GUERRA IN FIERI,DELL'ONDA DELLA MORTE,QUEL SIBILO SPAVENTOSO CHE ESPLODE E DIVENTA ... ACCECANTE.SONO MORTI,FERITI,ALMENO 130 IN PALESTINA,E DISTRUZIONE.CASE DEVASTATE,MACERIE.URLA DEI BAMBINI,DELLA POPOLAZIONE INFURIATA.SI APRONO LE PORTE DELL'INFERNO,COME DICHIARANO I PORTAVOCE DEL GRUPPO MILITARE DI HAMAS. E' LO SCONTRO FRONTALE TRA DUE ....

POPOLI CHE SI ODIANO.LA GUERRA CHE GIUNGE ANCORA UNA VOLTA.UN RAZZO FAJR 5 DI FABBRICAZIONE IRANIANA, HA COLPITO TEL AVIV,IN LOCALITA' HOLON,MA SECONDO GLI ISRAELIANI E' CADUTO IN MARE.E' LA PRIMA VOLTA CHE UN RAZZO PALESTINESE COLPISCE TEL AVIV DAL 1992.IL MISSILE E' STATO LANCIATO DALLE BRIGATE AL-QUDS BRACCIO ARMATO DELLA JIHAD ISLAMICA.A TEL AVIVI SUONAN LE SIRENE DELLA MORTE,DEL PERICOLO,DELLA GUERRA.LE SIRENE FEROCI,SUONO FATTO DI PIOMBO,DI FUOCO,DI BOMBE.SUONO ORRIBILE CHE SCONVOLGE QUALSIASI COSA,CHE TI IRRIDE DIETRO LE SPALLE,CHE ALLE VOLTE BRANDISCE LA SUA LAMA PER TAGLIARTI IL CORPO,FACENDOLO A PEZZI.E' SANGUE.UN MARE ROSSO DI SANGUE CHE SI COSPARGE NEL DESERTO,TRA LE CASE,NEL CUORE DELLE FAMIGLIE.

 Intanto, l'Egitto si è rivolto agli Stati Uniti perché mettano fine "all'invasione israeliana contro Gaza". Il bilancio è di quindici morti e 130 feriti nelle ultime 24 ore a Gaza e tre vittime nel sud di Israele. Nella notte il presidente americano Obama ha parlato con il leader israeliano Netanyahu e con quello egiziano Morsi per discutere dell'escalation di violenze. E Il consiglio di Sicurezza dell'Onu si è riunito: non è stata presa nessuna 

 

 

decisione ufficiale, ma è stato lanciato un appello a entrambe le parti perché pongano fine agli scontri. Da parte sua il premier israeliano Netanyahu ha detto che Israele metterà in atto "qualsiasi azione necessaria per difendere il proprio popolo".

Sette palestinesi sono rimasti uccisi oggi per i combattimenti in corso fra Israele e Hamas a Gaza. Due sono stati colpiti nel corso di un'incursione aerea israeliana nel nord della Striscia di Gaza e tre nel sud, a Khan Younes. Fra le vittime anche una donna incinta e almeno due bambini, di 7 anni e undici mesi. E stamane da Gaza i miliziani hanno ripreso a colpire con razzi le principali città del Sud di Israele sulle quali da ieri sono stati lanciati oltre 250 ordigni, fa sapere l'esercito israeliano: a Kiryat è stato centrato un palazzo e sono rimaste uccise 3 persone, mentre altre sarebbero rimaste intrappolate. 

All'indomani dell'uccisione del capo militare di Hamas proseguono dunque le ostilità fra gli islamici di Gaza ed Israele. Stamane i miliziani palestinesi hanno ripreso a colpire con razzi le principali città israeliane nel Sud di Israele: Beer Sheva, Ashdod, Ashqelon. Un palazzo a Kiryat Malachi, nel sud di Israele, è stato colpito: tre persone sono morte e altre sarebbero intrappolate nella struttura colpita nell'attacco da Gaza. Secondo i media israeliani, sono rimaste ferite altre due persone, tra le quali un bambino. L'ufficio del portavoce dell'esercito israeliano ha precisato che dei 250 ordigni sparati verso Israele oltre 80 sono stati intercettati dal sistema di difesa anti-missilistico Iron Dome.

Nel sud di Israele, fino a 40 chilometri da Gaza, le scuole sono chiuse. In tutto il territorio israeliano e in Cisgiordania la polizia ha elevato lo stato di allerta, paventando attentati terroristici. L'esercito israeliano ha intanto elevato lo stato di allerta lungo i confini con Libano e Siria. Il Parlamento israeliano discuterà nel
pomeriggio il richiamo di unità di riserva per l'esercito israeliano. La richiesta è stata avanzata dal ministro della Difesa Ehud Barak, alla luce di quanto sta avvenendo nel Sud del Paese. Intanto, sono state chiuse al traffico alcune strade del Sud, prossime alla Striscia a causa del lancio dei razzi. 

Allerta confine Egitto- Israele E' massima allerta, intanto, al confine tra Egitto e Israele: rinforzi militari egiziani sono partiti dal quartier generale della II armata dell'esercito, ad Ismailiya, verso la frontiera con Israele. Lo riferisce il sito del quotidiano Al Ahram.

"Razzi contro Tel Aviv" Le Brigate Ezzedin al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato a due riprese - la scorsa notte e stamane - di aver sparato alcuni razzi "verso Tel Aviv". Ma in Israele questa affermazione è stata subito smentita. Una ipotesi è comunque che i razzi di Hamas - se davvero sono stati puntati su Tel Aviv - possano essere stati intercettati dai sistemi di difesa Iron Dome mentre erano ancora in volo, nella zona meridionale di Ashqelon-Ashdod.

Il portavoce militare israeliano Yoav Mordechai ha detto che ieri la aviazione israeliana è riuscita a "colpire duramente" i depositi di razzi Fajar capaci in teoria di colpire Tel Aviv da Gaza. Mordechai ha precisato di non poter tuttavia stabilire che Hamas e la Jihad islamica non abbiano ancora una quantità ridotta di razzi del genere, che hanno una gittata di 75 chilometri.

La risposta israeliana è stata altrettanto dura: almeno 20 i raid aerei, almeno tredici i palestinesi uccisi e una trentina i feriti. Secondo un'attivista italiana che si trova nell'ospedale di Gaza, tra le vittime ci sarebbe anche una bambina. "La città è nel caos, le ambulanze arrivano in continuazione, abbiamo contato oltre dieci feriti, tra i quali donne e bambini", ha aggiunto la donna. L'aviazione israeliana continua con insistenza i raid nella striscia di Gaza contro infrastrutture di Hamas e contro cellule impegnate nel lancio di razzi. Una di queste è stata colpita stamane a Khan Yunes (nel sud della Striscia): tre miliziani sono rimasti uccisi.

Come già accadde per l'operazione "Piombo fuso" nel 2006, l'aviazione israeliana ha lanciato sulla Striscia di Gaza decine di migliaia di volantini in cui si avverte la popolazione palestinese a tenersi lontana dai miliziani e dalle strutture di Hamas, possibili obiettivi di attacchi.

Funerali di Jabari Migliaia di palestinesi hanno preso parte al funerale del leader dell'ala militare di Hamas Ahmed Jaabari, nonostante il rischio di essere colpiti dagli attacchi israeliani su Gaza e la dichiarazione di stato di emergenza. Durante il trasporto verso la moschea della salma, avvolta in una bandiera verde del movimento Hamas, sono stati sparati colpi in aria e i presenti hanno scandito: "Dio è grande, la vendetta arriverà". Mentre alcuni piangevano, altri si sono raccolti intorno al corpo, tentando di toccarlo o baciarlo. 

Il comandante ucciso Ahmed al Jabari, leader delle brigate Ezzedin Al Qassam, il braccio militare di Hamas, è morto ieri, colpito da un missile israeliano che ha centrato l'auto a bordo della quale viaggiava a Gaza. Secondo Ynet, l'edizione online dello Yedioth Ahronoth, nel raid aereo con al Jabari è morto anche il figlio. Oltre a Jabari è stato ucciso anche un altro responsabile militare della fazione islamica palestinese, Raed Attar. Al Jabari fu fra gli organizzatori della cattura e della detenzione del soldato israeliano Gilad Shalit, rapito nel 2006 e rilasciato nel 2011. 

Obama e Netanyahu: "Hamas fermi gli attacchi" Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha parlato nelle ultime ore con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu e con il presidente egiziano Mohamed Morsi sull'escalation della violenza nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto la Casa Bianca, secondo la quale il presidente ha riaffermato il diritto di Israele di garantire la propria autodifesa dal lancio dei razzi dalla Striscia, ma ha anche chiesto a Netanyahu di evitare vittime civili negli attacchi di rappresaglia. Obama e Netanyhau si sono detti "d'accordo sulla necessità che Hamas fermi i suoi attacchi", ma il presidente ha chiesto "ogni sforzo per evitare vittime civili". 

Le reazioni Il ministro degli Esteri Giulio Terzi parla di un "momento molto preoccupante", aggiungendo: "è necessaria e urgente un'azione che riduca le tensioni, dia sicurezza a Israele e restituisca un minimo di tranquillità alla Striscia di Gaza". 

Per il ministro degli Esteri britannico William Hague la "principale responsabilità" della nuova crisi tra Gaza e Israele è di Hamas, che dovrebbe cessare "immediatamente" i lanci d


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