New York 7.3.2009 (Corsera.it) ore 8.47.di Matteo Corsini
In questa storia si evince benissimo come le grandi banche d'affari americane hanno truffato i cittadini americani,condizionando il destino del mercato immobiliare europeo.Ma vediamo con precisione come sono andati i fatti.
Il Wall Street Journal finalmente ha messo chiarezza nella annosa vicenda della crisi finanziaria che ha colpito il colosso delle assicurzioni americane AIG.Il suo salvataggio che ricordiamo è costato qualcosa come 180miliardi di dollari,ha permesso a molte banche europee di salvarsi dal default causando probabilmente il crack finanziario dell'intero sistema del banking europeo.Le controparti dei CDS sottoscritti e garantiti da AIG erano i colossi bancari come Deutsche Bank ,GoldamanSachs , Societè Generale, Calyon, Barclays,Robobank, Danske,HSBC, Royal Bank of Scotland,Banco Santander,Morgan Stanley,Wachovia,Bank of America e Lloyds banking group.Ricordiamo che durante la settimana i parlamentari americani avevano richiesto che la FEd americana rivelasse i nomi delle controparti dei business dei derivati del colosso assicurativo americano ,ma il vicepresidente della FED Donald Kohn si era rifiutato di rispondere alla domanda,perchè rivelando i nomi delle controparti avrebbe significato intimorire le controparti commerciali di AIG.
AIG dunque garantiva alle controparti i cosidetti CDS e MBS su cui si trasferisce il rischio del deterioramente del profilo di credito dei clienti nei contratti sottostanti che in gran numero erano mutui immobiliari.Dunque le banche che hanno garantito i contratti sono i veicoli della trasmissione del veicolo,la loro incuria ha determinato il collasso del sistema.
Il valore di questi contratti sottostanti delel emittenti si stanno continuando a deteriorare anche grazie al crollo del mercato immobiliare.
Aig dunque operava come un trader e non come una vera compagnia di assicurazione,garantendo il pagamento delle perdite nella vendita dei CDS e MBS. Ma come ricordiamo questi prodotti derivati non assicurano il rischio ma lo trasferiscono e le attività sottostanti rimangono in pancia degli istituti emittenti,soltanto sucessivamente e proprio in caso di default degli stessi contratti e dopo il pagamento dei premi ,le attività sottostanti vengono cedute.
AIG dunquen aveva generato un enorme giro di affari con le banche europee assumendosi il rischio del deterioramento del profilo di rischio dei loro clienti permettendo alle banche di ridurre il capitale di rischio impiegato.
Con il fallimento di AIG molte banche avrebbero dovuto rimpinguare i loro bilanci con circa 300miliardi di dollari di asset immobiliari con contratti in default.
In questo teatro di guerra si evince dunque che proprio le attività sottostanti con evidenza i contratti di mutuo deli clienti delle banche europee non erano dunque sostenibili a lungo andare. Il deafult di AIG mette in luce l'aberrante sistema del credito europeo che ha continuato a concedere mutui a clientela insolvente e forse confidando nel boom immobiliare.
La maschera cade dunque sotto i colpi del sano giornalismo,ma dobbiamo anche mettere in evidenza e ricordare a tutti che il cane si morde la coda.Furono proprio gli istituti bancari americani ad imporre la sferzata al nostro mercato immobiliare proprio con Morgan Stanley che fece il primo accordo commerciale con Pirelli re.Il sistema bancario americano aveva trovato una valvola di sicurezza con i cds venduti da AIG che avrebbero garantito le controparti bancarie europee con enorme vantaggio dei bilanci delel trading firm americane che acquistando e vendendo immobili hanno per anni pompato miliardi di euro nelle loro casse.
Il conto torna,il conto è evidente.I cittadini americani hanno dunque pagato a caro prezzo le avventure delle banche d'affari americane in Europa.Un trucco,un inganno,un virtuosismo eccezionale.
continua con La storia della più grande truffa immobiliare del mondo.Tutta la storia,giorno per giorno e anno per anno.Tutti i protagonisti.Dalla vendita di Botteghe Oscure al collasso di AIG.
di Matteo Corsini
Presidente di Corsini real estate consulting
Comments (0)