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CORSERA SCIENZA E' MORTA RITA LEVI MONTALCINI PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA

ROMA 30 DICEMBRE 2012 CORSERA.IT

ROMA E' MORTA A 103 ANNI LA NEUROLOGA RITA LEVI MONTALCINI PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA.UNA DELLE PIU' GRANDI PERSONALITA' ITALIANE CONOSCIUTA NEL MONDO PER LA SUA PASSIONE CHE LA CONDUSSE ALLA SCOPERTA E ALL'IDENTIFICAZIONE DEL FATTORE DI ACCRESCIMENTO DELLA FIBRA NERVOSA O NGE.SCOPERTA SCIENTIFICA CHE LE VALSE IL PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA.PRIMA DELLE DONNE AD ESSERE AMMESSA ALLA PONTIFICIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE.VENNE ELETTA SENATRICE A VITA IL 1 AGOSTO DEL 2001 PER I SUOI MERITI SCIENTIFICI.

PASSIONE - «Con lei - dice il Presidente del Senato, Renato Schifani, in una dichiarazione.- l'Italia perde un grande scienziato e una grande donna, ma la sua figura e il suo insegnamento rimarranno sempre vivi nel nostro ricordo e continueranno a costituire motivo d'orgoglio per il nostro Paese». «Con il suo prezioso e costante impegno nella ricerca e nella medicina ha dato lustro all'Italia nel mondo», dice il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «È stata una donna che ha testimoniato la sua passione per la scienza ed è stata educatrice delle giovani generazioni, credendo fermamente nella trasmissione del sapere. Rita Levi Montalcini, che ha servito il suo paese con passione civile anche nelle istituzioni, resterà un esempio per tutti noi». Addolorato anche quanto si legge nel messaggio del presidente della Fondazione Italianieuropei, Massimo D'Alema: «Donna eccezionale, che ha fatto grande l'Italia nel mondo, che ha saputo unire alla sua straordinaria capacità intellettuale e scientifica un profondo impegno civile. Sono vicino alla famiglia, ai suoi amici e ai suoi collaboratori».

 

A TESTA ALTA - «Lascia un segno inconfondibile in tutto il mondo del genio femminile non solo nel campo della medicina», afferma Rosy Bindi, presidente dell`Assemblea nazionale del Pd «Una delle belle figure dell'ultimo secolo, che ha vissuto la sua lunga e luminosa esistenza sempre a testa alta, con grande forza e intelligenza, spendendo tutte le sue energie al servizio della dignità dei malati e della ricerca scientifica». La ricorderemo, sottolinea, «non solo per i suoi successi, il suo infaticabile lavoro, ma anche per la sua autentica passione civile, l'amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia, la pace». Giorgia Meloni e Guido Crosetto, fondatori di Fratelli d'Italia-Centrodestra nazionale esprimono il loro cordoglio : «Ha lasciato una traccia indelebile nella storia della nostra Nazione».

SGUARDO LAICO - «La sua incrollabile capacità di guardare al mistero della vita con gli occhi laici e sereni di chi cerca la verità della ragione - afferma Piero Fassino, sindaco di Torino - ne fanno una figura unica, e non solo per la nostra città che le ha dato i natali. La sua profonda fiducia nel futuro, nelle capacità innovative dell'essere umano, il suo convincimento indomito nell'uguaglianza fra le persone e fra i sessi, l'hanno resa, sin dai primi anni del suo studio scientifico un esempio per tutti di come fosse possibile combattere e superare le più grandi sfide nel nome del pensiero laico e illuminato».


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