Roma 8 Gennaio 2013 CORSERA.IT di Renato Corsini
Marò. Che cosa si nasconde all’opinione pubblica? La vicenda appare incredibile. Sembra andare al di là della mera questione diplomatica vertente sulla prevalenza della giurisdizione dello Stato del Kerala sulla giurisdizione dello Stato italiano. L’omicidio di due pescatori indiani scambiati incidentalmente per pirati. C’è chi sostiene che il governo di New Delhi non abbia ancora digerito la trattativa dell’acquisto di 12 elicotteri Agusta 109 su cui pende l’ombra del pagamento di una commissione (tangente) finita nelle tasche di qualche esponente del governo indiano. 12 elicotteri ultimo modello, di cui alcuni blindati, con autonomia di 4/500 km a seconda della scelta tra numero passeggeri e serbatoi supplementari. Prezzo base 17 milioni di euro più optional e blindature, quindi 12 elicotteri per 20 milioni di euro fa un totale di 240 milioni...
. La cifra della trattativa sembra fosse di 550 milioni. Dove è finita la differenza? E’ stata pagata la commissione? Notizie non prive di fondamento che provengono da ambienti della stessa Agusta Westland e dalla sede di Hong Kong. Forse qualche responsabile del settore commerciale che ha fatto filtrare queste indiscrezioni.
Gli affari in tema di armamenti si svolgono sempre con la copertura dei servizi segreti che danno l’o.k. E’ anche e soprattutto il mondo degli intermediari di alto e basso profilo. Sono sempre presenti e talvolta svolgono un ruolo decisivo nell’aggirare l’embargo verso paesi nemici, l’Iran. A volte i pezzi di ricambio sono più preziosi di un elicottero intero . Società che nascono come funghi a Panama o nell’isola iraniana di Kish, porto franco, dove si stava consumando un affare andato in fumo di acquisto di 6 elicotteri per 13 milioni di dollari per un totale di 78 milioni. Sei elicotteri 412 Bell ep hs. A quello scopo si costituisce una società con sede a Kish ed una in Italia.
Si può allora comprendere perché in questi lunghi mesi il governo Monti abbia giocato di fioretto con il governo indiano e perché l’Alta Corte di New Delhi abbia sistematicamente rinviato di decidere sulla questione dell’extra territorialità delle acque internazionali invocata dall’Italia. Si comprende anche il profilo basso tenuto nella vicenda dal ministro della Difesa ammiraglio Di Paola. Appare evidente la ritorsione del governo indiano per la vicenda della trattativa dei 12 elicotteri Agusta per una presunta tangente pagata a funzionari governativi. Non a caso i rapporti diplomatici tra i due Stati sono stati in bilico per interrompersi. Del resto è noto che in India più che in Italia è molto alto il tasso di corruzione a livello politico e nella pubblica amministrazione.
Ha prevalso la ragion di Stato. Lasciare che la vicenda avesse il suo decorso naturale offrendo al governo indiano la soddisfazione dell’umiliazione dell’Italia a livello internazionale. Che abbia prevalso
Renato Corsini.
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