Roma 13 febbraio 2013 Corsera.it
Elezioni regione Lazio.Matteo Corsini MIR Moderati Italiani in Rivoluzione candidato Regione Lazio collegio di Roma.
IL MIO PERSONALE INVITO AI GIORNALISTI ITALIANI DISOCCUPATI A PARTECIPARE AL NOSTRO EVENTO MIR AL TEATRO ORIONE LUNEDI' 18 FEBBRAIO ALLE ORE 18.30.
Matteo Corsini dobbiamo salvare l'editoria dal crollo del mercato pubblicitario.Sono figlio di un giornalista e so che cosa significa essere figlio di un giornalista disoccupato e' ben diveso,dal figlio di un gestore di un banco del mercato rionale.A cena sul tavolo del giornalista disoccupato arrivano soltanto patate e cipolle bollite.Sono vicino ai giornalisti italiani.Sono il figlio di un giornalista disoccupato da sempre.Ho conosciuto come il potere impedisce ai giornalisti liberi di lavorare,ho conosciuto da adolescente le piaghe di quella frusta,che si chiama disoccupazione,sulla mia schiena.Alla Regione Lazio costituiremo un fondo per i figli dei giornalisti disoccupati.Gli accordi con Google,dovranno prevede il rimborso del copyrigth,ai giornali,ma sopratutto agli autori.
Dalla Regione Lazio troveremo i fondi per salvare la carta stampata dal suo declino.Ma saranno fondi destinati ai giornalisti liberi e indipendenti.I giornali passeranno ai giornalisti.Basta con gli editori del cemento e i palazzinari da strapazzo.
Noi editori consideriamo la tutela della libertà di stampa e la diffusione delle notizie una funzione pubblica e insieme un'attività d'impresa che va salvata, perché essenziale alla vita democratica del Paese». Più chiaro e diretto di così non poteva essere l'inizio della lettera aperta che la Fieg, la Federazione degli editori italiani, "invia" al Parlamento e al futuro Governo che usciranno dalla tornata elettorale del 24-25 febbraio. Parole che vogliono chiarire il ruolo, importantissimo per la società, ma anche tutta la consapevolezza del difficile momento che la stampa italiana sta attraversando. I numeri sono una cartina di tornasole impietosa. Fra quotidiano e periodici ci sono oltre 1,1 miliardi di euro di investimenti pubblicitari andati in fumo nel confronto fra 2008 e 2012. Le ultime stime della Fieg, ferme a settembre e su un campione di 50 testate, indicano poi un decremento dei ricavi da vendita del 4 per cento. I dati Audipress e Ads – con un calo dei lettori della stampa quotidiana del 5,1% nel terzo trimestre del 2012 e segni meno diffusi un po' dappertutto, tranne qualche eccezione, nelle vendite a di Andrea Biondi - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/AbeiQ
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