Roma 16 Febbraio 2013 Corsera.it
Unione Italiana Tiro a Segno. Gli strali dell’ing. Obrist sugli associati dissidenti dopo la pubblicazione su Corsera magazine di fatti riguardanti la sua gestione. Deferiti Attilio Fanini e Anna Visconti dal procuratore federale avv. Paola Di Vincenzo. Un caso emblematico della insostenibilità del sistema pubblico monopolista delle attività sportive. L’iniziativa privata , l’attività d’impresa nello sport, unico e fattibile motore di sviluppo economico e sociale, si ritrae da questo settore monopolizzato non intravedendo la possibilità di accesso in un sistema che non garantisce ed anzi ostacola la liberalizzazione e la concorrenza. L’esclusività del potere esercitato senza ritegno favorito da un legislatore compiacente e connivente con il sistema blindandolo con provvedimenti legislativi...
autoritari fuori da ogni logica di diritto di diniego delle norme costituzionali, Avvilisce che
Attilio Fanini presidente della sezione tiro a segno di Vergato esponente di spicco dell’opposizione è stato deferito al Procuratore federale per le critiche al bilancio federale. E’ il colmo della arroganza del potere sportivo. Si legge nelle motivazioni.” In particolare, in diversi passaggi di detta intervista,Ella ha espresso giudizi circa il bilancio dell’Ente sostenendo: “ l’inattendibilità… tutti documenti riempiti da un pasticcio di numeri che non combaciano”; “ Si sta facendo l’impossibile per esporci a critiche ed attacchi ed è necessario uscire dall’ambiguità in cui qualcuno ha intenzione di farci ripiombare per salvaguardare i diritti di casta”; per poi concludere che “ non essendo oggi più concepibile esprimere un voto ‘ turandosi il naso ‘… “ una eventuale Sua discesa in campo “ porterebbe ad un ineguagliabile stato di lealtà e correttezza nonché trasparenza,quella che necessariamente i Dirigenti Federali dovrebbero offrire ai Dirigenti di Sezione per poter affrontare senza dubbio alcuno l’approvazione di un bilancio di svariati milioni di euro,tra i quali anche soldi pubblici”.
Orbene questo il capo d’accusa. Evidentemente ha ragione la signora Anna Visconti della sezione di Eboli osservando che si dovrebbe ridurre l’autonomia disciplinare degli apparati federali e dello stesso CONI riservando alla magistratura ordinaria il giudizio su situazioni che riguardano la partecipazione democratica degli associati nel sistema pubblico monopolista dello sport italiano Un affronto all’art. 21 Cost. e alla libertà di critica,di espressione di pensiero. Ha ragione
“ Il CONI e le federazioni sono di chiara matrice Fascista”.
Renato Corsini.
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