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WALLSTREET,EUFORIA IN BORSA PER UBRIACHI AL VOLANTE.

New York 24.3.2009(Corsera.it)di Matteo Corsini Presidente di Corsini real estate consulting.

Alcune considerazioni tra mercato immobiliare e titoli azionari.

Il piano americano per gli asset tossici e un ritrovato aumento delle vendite nel settore immobiliare,ieri ha fatto esplodere i listini mondiali per lunghissimo tempo compressi verso i minimi da diversi anni.Un colpo di frusta del mercato finanziario fino a ieri drogato da notizie pessimistiche,titoli dei giornali sulla perfidia della crisi e la paura di default a catena dei principali istituti finanziari mondiali.Anzi anche il temuto default di General Motors contribuì al panico generale del 9 marzo del 2009 ,quando i listini azionari mondiali andarono a fondo,come fossero stati dei giganti Titanic squarciati dall'Iceberg perfetto...continua all'interno.

IN pochi giorni titoli azionari come Unicredit hanno recuperato quasi il 100% del loro valore e allora dobbiamo domandarci se la frenesia delle vendite che aveva colpito il titolo fosse dovuta a qualche altro motivo che potrebbe risultare falso?

Non crediamo,sebbene i risultati del 2008 siano stati in linea con le attese ,la drammaticità della situazione economica ci induce a sospettare fortemente che il 2009 sarà lo stesso,anzi come preannunciato dallo stesso Alessandro Profumo sarà un anno per soffrire.Allora quando i valori di borsa si riallineano così precipitosamente al valore perduto,qualcosa nasconde la trappola in cui spesso gli investitori privati inciampano,perchè l'euforia da borsa è come una droga o un forte superalcolico che ci ubriaca.

Banco Popolare dovrà ingoiare il rospo Italease  con i suoi 3.7 miliardi di asset tossici,tra cui ci sono immobli supervalutati, ma non solo ,anche circa 1000 imbarcazioni ritirate ,decine di aereoplani e anche qualche elicottero .E forse all'assemblea del 25 aprile il dividendo sarà azzerato.Potrà mai questo titolo risalire la china tanto in fretta come immaginano i suoi malcapitati investitori che hanno acquistato le azioni a 15 euro o a 20 euro?

IL mondo intero e sopratutto l'amministrazione Obama spera in un forte recupero del mercato immobiliare,perchè significherebbe ridare respiro a molte c.d. attività sottostanti, ad esempio i contratti di mutuo,a cui sono legati a doppia mandata i titoli tossici ,i famigerati CDS.In realtà come spiegato più volte questa assunzione di rischio di deterioramento del profilo del credito sintetico(denominato così perchè appunto non trasferice l'attività sottostante tra protection selleter e protectioni buyer) ha proprio nel default il suo limite maggiore e quindi gran parte di queste attività sottostanti potrebbero essere in grande forma,ma soltanto la domanda del mercato potrà farle camminare con le loro gambe.

Allora si tenta disperatamente il recupero del vecchio e amato mattone,riducendo il costo del denaro praticamente a zero e scomettendo dunque nella rivitalizzazione di quei denti sporchi e cariati che sono rappresentati dalle rate di mutuo non pagate.

C'è da dire che il mattone viaggia alla grande se qualcuno lo acquista ,ma sopratutto se i parametri di reddittività corrispondono alla logica dei costi di finanziamento,quindi se le aziende perdono colpi,anche i loro budget per la locazione diminuiranno progressivamente.Allora dove andare?

Con i tassi bassi in realtà quello che fino a qualche mese fa non era commestibile nel mercato immobiliare,un reddito ad esempio del 5%  ,oggi per gli immobili diventa estremamente interessante,perchè garantisce un return of equity  e sopratutto il pagamento delle linee di credito aperte.

Dunque vecchi mutui e vecchie aziende,ci verrebbe da dire,anche perchè i mutui contratti qualche anno fa si tirano dietro spread molto bassi rispetto a quelli che oggi applicano le banche e dunque le formule adottate negli anni addietro dagli investitori immobiliari sono quelle vincenti.Oggi al contrario ci troviamo difronte ad aziende malsane che sgomitano per restare a galla e dunque riducono i loro budget al minimo,preferendo dunque delocalizzare le attività nelle zone di periferia e abbandonano gli uffici centrali.

Paradossalmente oggi è più difficile affittare un immobile al centro che in seconda cerchia,come direbbero a MIlano,perchè quando c'è la crisi questa si affronta riducendo le spese.Uno dei principali motivi per cui questo eccessivo ottimismo sul mercato immobiliare potrebbe condurre ad una nuova fase di perdite per molti investitori spinti ad acquistare mattoni al centro piuttosto che in periferia.

Dunque pensiamo che l'improvviso ottimismo delle borse,sia un buon segnale ma anche un campanello di allarme del disagio dell'economia che cerca di graffiare dentro al serbatorio con poca acqua quelle necessarie risorse per sopravvivere a scapito di malcapitati investitori dell'ultimo minuto che sll'onda dell'entusiasmo cercano di mediare al ribasso le loro gravi perdite subite.

Questo è un chiaro periodo di incantesimo,che come tutte le belel favole potrebbe incenerire quelle poche speranze e gli ultimi spiccioli rimasti nelle tasche dei risparmiatori.

Ci rivolgiamo dunque ancora una volta alle autorità competenti Banca d'Italia e Presidenza del Consiglio Silvio Berlusconi ,nonchè al Ministro dell'economia Giulio Tremonti ,a frenare questi facili entusiasmi e convincere i cittadini ad abdicare dal rischio e promuovere attività economiche sane e solide.

Oggi la borsa rischia di tornare ad essere un concorso a premi,un rischiatutto e non un valido strumento alternativo di investimento.Quando c'è troppa euforia attenti a non ubriacarsi,perchè spesso e volentieri si sbatte le corna contro il muro.

 

 

 

 

La presentazione del nuovo piano del segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, per rimuovere asset tossici fino a mille miliardi di dollari dai bilanci delle banche fa volare Wall Street: in chiusura, dopo le compensazioni, il Dow Jones avanza del 6,84% a 7.775,86 punti, il Nasdaq sale del 6,76% a 1.555,77 punti, mentre l'S&P500 mette a segno un 7,08% a 823,15 punti. Tra le blue chip balzano i titoli delle banche: Citigroup, BofA e JpMorgan. La borsa americana beneficia anche dei dati relativi alle vendite di case esistenti, cresciute a febbraio del 5,1 per cento.

Il rally ha riguardato anche l'Europa: Parigi guadagna il 2,81%, Francoforte il 2,65%, Londra il 2,86 per cento. A Piazza Affari, migliore del Vecchio Continente, il Mibtel ha guadagnato il 4,66%, mentre l'S&PMib è cresciuto del 5,77 per cento.

A Milano, in testa al listino principale i titoli delle banche. UniCredit, che la scorsa settimana ha pubblicato conti migliori del previsto, ha guadagnato il 15,09% anche grazie al rialzo del target price da 1 euro a 1,25 euro da parte di Citigroup. Bene anche gli altri due istituti che hanno annunciato di voler usufruire dei Tremonti bond: Banco Popolare (+5,75%) e Intesa Sanpaolo (+9,35%) su cui Kbw ha confermato il rating outperform dopo i conti 2008. In cima al listino anche Pirelli (+13,19%).

Tra le blue chip bene Atlantia (+6,02%): le quotazioni hanno beneficiato dei conti 2008, diffusi venerdì. Atlantia ha chiuso l'esercizio con un utile netto, su base omogenea, di 718,7 milioni, in rialzo dell'1,2% rispetto al 2007. Il cda ha proposto un dividendo pari a 0,71 euro per azione, in crescita del 4,4% rispetto al 2007. E proprio sul dividendo si concentra l'analisti degli esperti del Credit Suisse, secondo cui la resistenza «del rendimento da dividendi è una ragione chiave per comprare il titolo». Secondo il Credit Suisse, così come annunciato dal management di Atlantia, il dividendo aumenterà del 5% sia nel 2009 che nel 2010.

Bena anche il titolo Saipem (+3,30%) dopo la commessa da 1,849 miliardi di dollari, per la realizzazione di impianti di produzione e trattamento di gas e olio in Algeria, ottenuta dall'ente algerino idrocarburi, Sonatrach, e il suo partner First Calgary Petroleum.

Chiudono in rosso, sull'S&P/Mib solo Luxottica (-1,05%) e SnamRete Gas (-0,40%) e Lottomatica (-0,39%), mentre è positivo l'esordio dei tre titoli entrati da oggi sull'S&P/Mib: Campari sale del 4,85%, Cir del 2,68% e AnsaldoSts del 2,30 per cento. Nel listino dei titoli principali sono invece usciti Seat, L'Espresso e Fastweb.


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