Roma 28.3.2009 (Corsera.it) di Matteo Corsini.
La pochezza della sinistra italiana,anzi direi dei suoi leaders senza carisma,ha condotto in avanti Silvio Berlusconi come il sughero sopra un'onda fragorosa,che più si avvicina alla riva più cresce e le sue forme acquistano bellezza nel fragore delle acque. Il fenomeno Silvio Berlusconi rischia di trascinare la sinistra italiana via con sè,una macchina impastatrice di consensi e di diversità politiche che mai senza di lui si sarebbero potute saldare insieme,come oggi appare sia avvenuto per incantesimo al 1° Congresso di fondazione del Popolo della Libertà.
L'ascesa imprenditoriale del Cavaliere di Arcore è un esempio fulgido di protagonismo italico,in Italia e nel Mondo,l'asso nella manica di Silvio Berlusconi contro qualsiasi critica e polemica,la corrazzata Mediaset è una fornace di consensi,i suoi programmi risucchiano l'interesse di milioni di telespettatori e i suoi giochi a premi distribuiscono milioni di euro ogni anno, che non fanno altro che ingrossare le fila del consenso popolare nei confronti del suo leader.Milioni di euro sono quelli che silenziosamente Berlusconi dona in beneficienza , e migliaia di militanti del partito ormai sciolto di Forza Italia hanno continuano a distribuire prebende e raccomandazioni dall'alto al basso dello stivalaccio italico.Menti fulgide,giornalisti affabulatori,avvocati devastanti,imprenditori capaci,in questo mix apocalittico il Cavaliere ha strutturato la sua forza centrifuga in grado di stritolare ogni e qualsiasi opposizione e con furbizia si nutre proprio degli sbagli dei suoi antagonisti,gli oppositori senza idee,quelli che rantolano ancora nel buio delle ideologie ormai spente della sinistra.Silvio Berlusconi gli ha sbaragliati anche nei valori fondamentali della solidarietà sociale,lanciando sul tavolo da gioco la social card,un rimedio immediato alla tristezza della svalutazione del potere di acquisto della moneta.Interventi eccezionali e immediati che hanno il pregio di non riempirsi di retorica come bicchieri sotto la pioggia,ma di permettere al pensionato di uscire di casa e comprarsi da mangiare,chetando il malumore della solitudine.
La macchina infernale di Mediaset è inoltre una fucina di ottimismo e di allegria,una corrazzata di barzellettieri,ballerine e personaggi da circo che infondono il buon umore,insomma ti fanno sentire a casa. Per un popolo di pecoroni poco avezzo a lanciarsi nelle sfide imprenditoriali fuori dai confini di casa,la formula del “tutto compreso questa sera” continua a funzionare e abbandona gli italiani ai sogni dell'etere,più che a quelli della filosofia,menti impavide che ci catapultano nel desiderio della celebrità,più intenso del profumo stesso dei soldi.
SIlvio Berlusconi pare dunque aver creato la società perfetta,quella che punta all'ottimismo e all'audacia degli imprenditori,alla solennità della famiglia,che tiene per mano gli amici e non li abbandona mai,come nel caso della riesumazione del leader socialista Bettino Craxi,giustamente ricordato come un amico e come vittima della persecuzione comunista.
Quello che appare singolare è invece che uno dei fondatori delle news della Fininvest al secolo conosciuto come Enrico Mentana sia stato gettato nel fosso e dimenticato, portatore di un virus infetto. L'ultima sua memorabile puntata di Matrix aveva messo sotto i riflettori un certo Antonio di Pietro,un leader politico molto scomodo per il Cavaliere,anzi direi forse l'unico uomo politico in Italia oggi in grado di battere ai numeri lo stesso Silvio Berlusconi. L'ex piemme di Mani Pulite è stato utilizzato dalla propaganda berlusconiana per condurre alla divisione il centro sinistra,acquisito nelle trasmissioni televisive di Mediaset con il semplice scopo di far lievitare lo strappo storico tra lui e Walter Veltroni,dilatare la ferita infetta delle divisioni interne alla sinistra,fino a quando l'accordo politico tra le due entità si è spezzato. Caduto l'ultimo dei DSnosauri, elemento biodegradabile con la società italiana in grado di fondere insieme le sue realtà più diverse,la propaganda ha deciso di eliminare fisicamente il popolare piemme molisano e ricondurlo nell'anonimato. Enrico Mentana ha commesso il grave errore di perpetuare nella faraonica appendice della puntata di Matrix la strategia abbandonata dai suoi capi .
Se leggiamo dunque con la cartina di tornasole il successo personale di Silvio Berlusconi e le ovazioni ricevute al Congresso di Fondazione del PDL,comprendiamo anche benissimo come l'Italia dopo quasi un secolo,ha rimboccato una strada pericolosissima,come quella che condusse al fascismo,alla dittatura del suo leader carismatico Benito Mussolini.Se fate attenzione tra le righe durante l’intera campagna elettorale Silvio Berlusconi ha indossato una camicia nera e in pubblico spinge sempre in avanti la mascella,interpreta se stesso,immaginando di essere un leader adamitico come forse nell’immaginario collettivo per un lungo ventennio Mussolini era stato interprete.
Se guardiamo bene fino in fondo la parabola ascendete di questo leader ci accorgiamo come gran parte del paese vive riflettendosi in lui e cercando nella sua organizzazione la speranza per la sopravvivenza mentre l'altra parte del paese vive pensando a lui odiandolo e immaginandolo pendere dalla forca come Benito Mussolini a Piazzale Loreto.Quella di Silvio Berlsuconi è una psicopatologia collettiva devastante che a me come cittadino italiano desta preoccupazione,sia nel consenso che nel dissenso,perchè continuo a guardare e rimirare la marionetta e mi sembra la stessa fatta di cera di sempre,ma sopratutto mi desta orrore che sia lui a immaginarsi "conoscitore di uomini " sancire dunque chi sia nel giusto e nell'errore,chi sia capace e incapace.Silvio Berlusconi si immagina infallibile,nella sua azienda è come Dio e per il giornalista Enrico Mentana non c'è più posto nella sua alcova di tomber de femme.
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