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CORSERA ELEZIONI CRISI GOVERNO QUELLA VOGLIA DI TERRORISMO DELLA GENTE COMUNE

Roma 21 Aprile 2013 Corsera.it

Cronaca di una giornata elettorale.

 

Corsera Elezioni amministrative Roma,quella voglia di terrorismo della gente comune. Il popolo invoca il terrorismo per fare piazza pulita.Se qualcuno come me,scendesse nelle borgate romane,frequentasse i luoghi della vita comune,quella che una volta si intendeva normale,capirebbe che il malumore della gente tracima verso il rigurgito della rabbia sociale,quella che a denti stretti invoca le bombe,il terrorismo per disfarsi della classe politica.”Ci vorrebbero le bombe per fargli capire qualcosa” Si riparla di terrorismo e Brigate Rosse nelle borgate romane,si invoca la giustizia armata per difendere se stessi dall’aggressione della politica. E non c’e’ bisogno di andare troppo in profondita’ nelle borgate,ma basta rimanere in superficie,al Tufello,storico quartiere romano,per sentire la rabbia della gente che stanzia all’entrata del mercato.”Le bombe ci vogliono le bombe.” E’ la fredda cronaca del sentimento della gente comune,quella abituata a lavorare e affrontare le giornate una dopo l’altra,ma l’esasperazione e’ andata oltre,nessuna ....

diga regge piu’ alla sfiducia e alla rabbia. Se qualcuno dei politici solcasse i marciapiedi della citta’,si infilasse nei cunicoli oscuri della dinamica sociale,negli anfratti dell’economia straziata dalla crisi,ascolterebbe con le proprie orecchie che siamo vicini,molto vicini ad una nuova ripresa del terrorismo,di un nuovo periodo di brigatismo rosso,nero,arancione La gente vuole lo strappo,che qualcuno infine faccia saltare il banco.Dopo Beppe Grillo,la rivoluzione sociale e pacifica,che cosa potrebbe accadere in Italia? Si deve intervenire subito,fare in fretta,trovare soluzioni per rendere piu’ sopportabile la crisi e lo sconforto.

Siamo tornati indietro di trentanni in Italia,quando ascoltavamo per radio l'inferno degli attentati e degli omicidi delle Brigate Rosse.Oggi siamo come ieri,quel clima di rabbia sociale costruisce il suo scenario ideale per tornare a colpire,a farsi sentire,da un momento all'altro,mentre noi siamo ancora ignari,che qualcosa possa colpirci.Eppure accadra',forse a breve,forse domani.Il pericolo adesso corre veloce tra la gente comune,tra i cittadini di sempre,come fossero ormai automi in preda alla collera,cosi' profonda,che nulla riesce piu' a distoglierli dalla fredda realta' di un fallimento collettivo.Siamo tutti in pericolo e alle volte mi domando perche',come mai siamo finiti cosi' in basso,dobbiamo forse arrenderci?

Quelli che ho visto con gli occhi sono fotogrammi di una crisi che e' andata in pezzi,che si fonde nello scenario della tranquillita' e forse per questo ancora piu' grave e lacerante di ieri,perche' adesso quella bomba in mano vorrebbero averla tutti.Quella che ho conosciuto e' una metropolli degli zombi,degli automi del sistema che si e' spento,non funziona,non riesce piu' a regolare la dinamica sociale,che soffre di un cataclisma politica eccezionale e irrecuperabile.Siamo molto vicini a fronteggiare la crisi di un equilibrio andao in frantumi.Non so coem dire,come interpretare questo sentimento di disprezzo verso le istituzioni e di tutti coloro che giocano alla politica.Tutto e' travolto,affondato,irrecuperabile.

Basta scendere in una tranquilla borgata romana per capire che siamo gia' dentro l'Inferno,anticamera del terrorismo,della violenza,della vendetta contro tutti ed ogni cosa.

Perche' mi domando? Dobbiamo tutti fare qualcosa al piu' presto.


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