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ELEZIONI EUROPEE : SILVIO BERLUSCONI SBANCA L' ENALOTTO CON IL PIANO CASA.

Roma 3.4.2009(Corsera.it) di Matteo Corsini

Silvio Berlusconi se ne è partito per Londra a sbeffeggiare le Regina e scherzare con il Presidente Barack Obama lasciando l’abbocco alla sinistra,che con l’amo del piano casa ci si sta strozzando.

La sinistra c’è caduta con tutta la sua mediocrità,ha mangiato l’esca della Volpe Silvio Berlusconi che sul Piano Casa  immagina di edificare quella invocata società parlamentare ,di cui detenere  le quote della  maggioranza relativa .

Il piano casa ,il suo schema fondante è irrealizzabile,per ovvie ragioni costituzionali come quel principio di sussidierietà che ha sottratto la potestà legislativa degli strumenti urbanistici allo Stato. Lo sapeva Silvio Berlusconi e lo sapevano tutti che il piano casa era inattuabile,eppure la polemica e il clamore che ha suscitato in Italia è stato devastante,anche grazie all’eco da battaglia che ne ha fatto la sinistra italiana,assumendo quello stendardo immaginario come simbolo della sua opposizione. Polli infilzati allo spiego o tordi schioppettati in aria.

Il piano casa,la duttilità dell’industria immobiliare è un argomento quasi fondamentale per la nostra economia e soprattutto un interesse proprio di milioni di cittadini italiani. Il mercato immobiliare è stato il cuore della nostra economia degli ultimi dieci anni e con esso moltissimi italiani sono diventati più ricchi e altri più agiati. L’opposizione della sinistra all’idea stessa del piano casa di Berlusconi era la mossa che il Premier attendeva per sbarazzarsi forse una volta per sempre dei vecchi DSnosauri perché sa che il Popolo Italiano,quello che lavora di giorno e di notte per far quadrare i conti famigliari,è con lui,intorno a lui e avanti a lui in questa battaglia,anche uno come me che non lo ha mai votato.

La sinistra è caduta nell’ultima trappola della sua lunga storia politica,perché ha anteposto gli stereotipi ideologici all’interesse di ogni famiglia,quei padri e madri che ogni giorno scendono in campo nel traffico per andare a scuola e per raggiungere l’impresa,che sono la locomotiva del paese.Il piano casa è inversamente proporzionale al deturpamento ideologico dei piagnistei sul precariato che alimentato soltanto l’astio delle classi sociali.

Il piano casa e le sue regole di duttilità e flessibilità sono il cuore e il principio stesso dell’impresa italiana e molti imprenditori sanno che liquidità di impresa deve viaggiare sempre insieme a qualche buon investimento immobiliare. Se vogliamo insegnare qualcosa al Popolo Italiano dobbiamo insegnargli ad affrontare la giornata al mattino e concluderla alla sera,a riuscire a trasformarsi per cambiare lavoro,ogni volta che la vita te lo impone e ogni volta che un salto generazionale anche economico come quello attuale lo impone.

La crisi economica o finanziaria mondiale è anche un cambio generazionale del mercato,un sistema che deve interrompersi necessariamente alle volte,per ricominciare in altra direzione sfruttando utilità diverse e nuove. Se non si vendono automobili,si dovranno costruire altre automobili,come chiaramente insegna il significativo accordo tra Fiat e Chrysler,se non si vendono computer,si dovranno inventare gli IPOD,se non si comprano vestiti,si dovranno inventare nuovi modi di esistenza,come quella rurale e dunque tornare indietro ai vecchi materiali robusti dei boscaioli.

L’insieme degli stendardi comunisti che ancora oggi volteggiano nelle piazze e nelle immagini televisive sono quanto di peggio si possa insegnare ad un giovane,a cui al contrario si deve infondere i coraggio dell’impresa,del futuro,della propria forza interiore.

 


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