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PIANO CASA , ADESSO I MALEDETTI COMUNISTI SE NE ANDRANNO TUTTI ALL'INFERNO.

Aquila 7.4.2009(Corsera.it) di Matteo Corsini

Alemanno Sindaco di Roma era in vacanza altrove e per altrove si intende all'estero.Eletto se ne fotte e se ne è andato.Qui da Corsera.it si andava in onda alle 3.45 appena qualche minuto dopo la tragedia,l 'Italia si mobilitiva a mani nude per scavare tra le macerie. Se il sisma avesse colpito Roma sarebbe stata una strage e sono anni che mi ostino a dichiarare che la città deve essere riqualificata dal punto di vista urbanistico e molti palazzi abbattuti e ricostruiti,anche nel centro storico.Silvio Berlusconi ha copiato nel mio programma elettorale il piano casa e ne siamo orgogliosi e dobbiamo oggi sostenere il Governo senza alcun dubbio.Già nel 2003 avevo parlato della necessità di ricostruire interi quartieri,riqualificandone anche l'aspetto nel tessuto urbano.Abbattere e ricostruire,togliere il vecchio e mettere il nuovo oppure abbandonare i palazzi antichi,quelli che al primo colpo di tosse possono cadere come sbattuti dal vento.Le negligenti politiche della sinistra italiana hanno ingabbiato la ricostruzione urbanistica di tutte le città italiane,la miopia,la testardaggine di vecchi comunisti senza criterio e responsabilità.

Le città italiane sono antiche,bellissime,ma se qualcuno abita in questi centri lo può fare soltanto se le costruzioni sono messe in sicurezza.L'opportunità del piano casa è l'opportunità di ricostruire edifici con strutture all'avanguardia,lasciando che i borghi antichi,i palazzi rimangano suggestivo ricordo della storia.

Il terremoto ha portato via con sè una intera regione,cancellato dalla faccia della terra interi insediamenti rurali,tagliato in due il passato dal futuro.Le autorità negligenti non hanno saputo comprendere i segnali sismici,quel famoso sciame che il geofisico Giulietti caparbiamente si era ostinato a segnalare ad amici e funzionari del Comune dell'Aquila.Un disastro di incomprensioni che si aggiungono a quei furfanti che hanno costruito l'ospedale San Salvatore dell'Aquila senza alcuna regola antisismica crollando miseramente,anzichè divenire il bastione della sicurezza dei cittadini aquilani.

Un 'Italia che si ritrova unita nel dolore e nella compassione ma a cui si deve reagire subito per non doveer essere costretti a sopportare lo scempio della morte e il dolore della gente.


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