Aquila 18.4.2009 (Corsera.it) di Matteo Corsini.
I soldi non ci sono da nessuna parte per la ricostruzione del terremoto in Abruzzo ,a meno che Silvio Berlusconi non metta le mani nella ricca bisaccia dei fondi stanziati per il Ponte sullo stretto di Messina .Ma soltanto l'idea uccide.I miliardi di euro destinati alla Sicilia per costruire la cattedrale nel deserto non si toccano,quelli sono destinati alle famiglie mafiose e della ndrangheta calabrese che attendono da anni come gatti sornioni il piatto prelibato in cui infilarci le zampe con gli artigli.Silvio Berlusconi allora si prende il rischio ,quello di confermare che moltissime case all'Aquila sono agibili a discapito delle previsioni.Il Governo dunque spera che il terremoto non ripeta i suoi danni nefasti che qualora si riverificassero finirebbero di distruggere quel che resta dei palazzi ancora in piedi.La puzza del terremoto,i diseredati,gli sfollati e i nomadi dunque potranno riprendersi le loro abitazioni,perchè il programma di ricostruzione subirà notevoli ritardi e sopratutto non ci sarebbero fondi per tutti.
Prima la Mafia in Sicilia ,poi le case agli abruzzesi.
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