Roma 6 Dicembre 2014 Corsera.it di Matteo Corsini
E' ormai chiaro l'Italia si appresta ad uscire dall'Euro,ma sopratutto a determinare la fine dell'Unione Europea fino a come oggi l'abbiamo immaginata.Il motore delle elezioni politiche si scalda e il malcontento della societa' civile italiana e' alle stelle.La crisi economica e' insopportabile,il debito pubblico insostenibile,la moneta unica frena le esportazioni ma sopratutto gli investimenti nel paese piu' bello del mondo.L'Unione europea ha portato acqua soltanto al mulino dei tedeschi favorendo le esportazioni della loro tecnologia avanzata mentre i paesi piu' deboli europei sono rimasti a guardare affamati e con il rischio di uno shock sistemico.Il panorama politico italiano e' unanime la classe poliica ormai consapevole che l'Italia deve abbandonare l'euro a qualsiasi condizione quali siano le conseguenze, tanto peggio di cosi' non si puo' andare.Da Beppe Grillo ....
che lancera' il suo referendum NO EURO il 13 Dicembre a Matteo Salvini della Lega Nord fino ai piu' conservatori della destra popolare berlusconiana ci si prepara alla grande sfida del nuovo anno del 2015,l'Italia scarica l'Europa a trazione germanica perche' ormai il preso della crisi i prodromi della deflazione il rischio che il debito ubblico imploda sono troppo evidenti per attendere ancora.Si capovolge pertanto lo scenario politico italiano il paese va forza comune uniti insieme si marcia per abbandonare il vascello dell'Unione Europea della moneta unica che ha impoverito il paese oltre ogni immaginazione.La crisi economica italiana come quella francese quella spagnola e' figlia di una visione dissennata autoritaria della Germania di Angela Merkel,un criterio scellerato di unire paesi con grande capacita' industriale e paesi la cui vocazione storica e' il turismo e l'epsortazione.Nessuno sa che cosa accadra' con l'uscita dall'Euro,ma certamente ormai appare come la sola unica soluzione da intraprendere se si intende salvare il paese dal collasso economico e finanziario.I partiti politici i leader sono ormai consapevoli che il popolo italiano ha bisogno di una svolta radicale epocale e poco importa se l'uscita dalla moneta unica comportera' dei sacrifici la svalutazione selvaggia della moneta locale mesi di burrasca sui mercati finanziaria,la cosa importante e' ricominciare come dopo una lunga guerra.Siamo alla fine del conflitto,l'Italia ha detto basta e' ora di fermarsi cosi' non puo' andsre avanti.Le prossime imminenti elezioni politiche del nuovo anno saranon dunque caratterizzate dalla nuova sfida che attende il paese la ricostruzione e fuori dai rigidi parametri della moneta unica imposti dalla germania.Meglio una moneta nazionale che morire di asfissia una lenta corrosiva stagnazione che ha spinto il sud Europa e l'Italia alla recessione senza speranza.Allora anche noi diciamo forza Italia! A mali estremi estremi rimedi!
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