Non c'e' alcun dubbio che la speculazione finanziaria attacchera' l'Italia.Il downgrade sul debito sovrano italiano da parte di Standard & Poor's e' un chiaro segnale che unito al crollo della borsa di Atene innestera' la speculazione ribassista sul nostro paese quello spaventoso giro di vite che tende a far implodere l'euro,come moneta alternativa al dollaro.L'Italia e' fragile in questo momento,le mancate riforme,la crisi economica,la folata antieuropeista dei partiti politici,il crollo della borsa di Atene,un mix di ingredienti esplosivi che potrebbero mettere al centro del vortice dei mercati finanziati il target primario, una volta abbattuto creerebbe l'effetto domino sull'intera area euro che i grandi speculatori internazionali cercano da sempre come momento magico per dilaniare il paese e fare soldi a palate.Si scommette contro la tenuta dell'euro,come due anni fa,il banco rida' nuovamente le carte,ma questa volta i piedi di
argilla di un sistema economico allo spasimo potrebbero anche non reggere.Il Black Swan la madre di tutte le speculazione si riaffaccia sul nostro paese e i segnali dell'uragano incombono sull'Italia.Il crollo del mercato di Atene e' un segnale preoccupante in grado di risucchiare i mercati finanziari nell'aggressione selvaggia senza limiti di tempo,fino all'ultimo respiro.Le banche italiane pressate dall'immenso macigno del down grade sul debito sovrano cadono come fustelli di sabbia la crisi economica profonda di un
paese incapace di reagire l'omissiva risposta del nostro esecutivo alle riforme richieste a gran voce dall'Europa segnano il passo di un baratro di cui nessuno conosce la profondita'.Siamo esattamente dove due anni orsono la speculazione internazionale bussava alla porta dell'Europa,perche' abbattere l'Italia significa creare l'effetto domino che nessuno sara' in grado di contrastare.
Le Borse chiudono in profondo rosso sotto la spinta del caso Grecia. Con il Paese verso le elezioni presidenziali anticipate al 17 dicembre, e la scelta del premier Samaras di candidare l’ex commissario Ue Stavros Dimas alla presidenza, la borsa di Atene crolla e chiude a -12,78%. È il ribasso peggiore degli ultimi 27 anni. La scelta dell’esecutivo greco crea timore sui mercati per il rischio che porti alla caduta dell’esecutivo di unità nazionale e ad elezioni anticipate in cui il blocco di sinistra anti-riforme di Syriza sarebbe il favorito. Non aiuta l’apertura negativa di Wall Street (-1% il Dow Jones) incerta tra le notizie europee e il crollo del mercato azionario cinese (Shanghai - 5,4%) il peggiore dal 2009. Soffrono le banche e Milano è la peggiore (-2,81%, complice anche il downgrade di Standard & Poor’s ) con Madrid (-3,79%). Non fanno molto meglio Parigi (-2,55%), Francoforte (-2,21%) e Londra (-2%).
Gli accantonamenti ulteriori richiesti ai singoli istituti ammonterebbero a circa 12 miliardi di euro, in parte già contabilizzati nelle precedenti trimestrali. Secondo un report diffuso questa matina da Equita Sim, « l’integrale registrazione in bilancio dei risultati dell’Aqr potrebbe risultare un catalyst positivo per le banche, che potrebbero sfruttare il beneficio fiscale derivante dai modelli interni, aumentare il coverage e la pulizia di bilancio, contribuendo così a un rerating dei multipli». Il tutto nell’attesa, domani, della seconda tranche di Tltro, il maxi-prestito Bce alle banche, legato ai prestiti all’economia reale. La prima asta il 18 settembre aveva deluso fermandosi a 82,6 miliardi di euro contro stime che andavano fino a 150 miliardi, e in un potenziale complessivo del programma a 400 miliardi. Secondo le stime del Financial Times questa volta il tiraggio del sistema bancario europeo dovfrebbe fermarsi a 170 miliardi contro i 317 disponibili .
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