L’Eurozona entra ufficialmente in deflazione a dicembre. Il livello dei prezzi ha fatto segnare una flessione dello 0,2% su base annua confermando i timori della Bce che indurranno probabilmente l’Eurotower a misure straordinarie nella prossima riunione del Consiglio direttivo (il mandato di Francoforte d’altronde è avere un’inflazione-target al 2% circa). L’Eurostat, l’istituto di statistica europeo, segnala che ad incidere sulla diminuzione dei prezzi (nella teoria macroeconomica un dato da evitare perché induce il consumatore a rimandare gli acquisti causando una spirale negativa che blocca investimenti e occupazione) il crollo di listino dell’energia (-6,3%). La Commisione europea prova a smorzare il dato. Si tratta - dice la portavoce Annika Breidthardt durante il briefing di mezzogiorno a Bruxelles - di un «segno negativo provvisorio» «diverso da una chiara deflazione» perché ci si aspetta un recupero.

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