Le indagini sarebbero partite proprio dalla denuncia della fidanzata di Corini che ha sostenuto come nel testamento scomparso l’avvocato l’avesse nominata erede lasciando alla sorella solo la quota di legge. Marzia Corini si trova adesso agli arresti domiciliari. È molto difficile per le persone che la conoscono valutare un’accusa così pesante: Corini è una dottoressa estremamente impegnata nel sociale, ha fatto parte di missioni di Médecins sans frontières e anche di Emergency, ha prestato la sua opera in zone di guerra come l’Iraq nel 2002 e in Paesi tormentati come la Liberia e la Cambogia. Da alcuni anni lavorava a Pisa. C’è chi fa notare che un anestesista può essere tentato di usare la mano pesante con la morfina e con gli oppiacei in genere davanti alle sofferenze di un familiare, ben sapendo che nulla è più possibile da un punto di vista della cura. È un grave errore, in alcuni casi può sconfinare nel reato, ma ben altra cosa è un omicidio volontario con un movente di interesse. Un legame di causa-effetto, questo, ancora tutto da dimostrare ma che, per il momento, ha determinato l’arresto della dottoressa.

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