«È tempo di aprire gli occhi di fronte a tante ingiustizie che attentano direttamente al sogno e al progetto di Dio». Per Francesco è il giorno delle periferie e del richiamo all’equità sociale contro «una società di pochi e per pochi». Il Papa celebra la grande messa ai margini della megalopoli da 21 milioni di abitanti davanti a trecentomila persone. Ecatepec risale all’impero azteco e oggi è un sobborgo di pendolari a una trentina di chilometri dal centro di Città del Messico, capitale e sintesi dello sviluppo iniquo di un Paese dove i poveri sono il 46,2 per cento e il 9,5 vive in miseria estrema. È il primo Papa ad andarci ed è qui, nella prima domenica di Quaresima, che Francesco medita sul racconto evangelico delle tre tentazioni di Gesù nel deserto. A cominciare dalla ricchezza, l’«impossessarsi di beni che sono stati dati per tutti, utilizzandoli solo per me o per “i miei”».

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