Hong Kong 2.5.2009(Corsera.it) di Matteo Corsini
Ultimissima news.Breaking news.Le immagini che iniziano a fare il giro del mondo in queste prime ore della mattina di domenica 4 maggio del 2009 sono impressionanti. Oltre 300 le persone,i clienti sigillati all'interno del Metropark Hotel ad Hong Kong,grazie ad un massiccio intervento delle autorità sanitarie che presidiano l'albergo di lusso.Un cordone di sicurezza è stato spianato intorno al circondario del quartiere Wachai,dove sorge questo edificio in vetrocemento sormontato da una splendida piscina con tanto di palme e vista sul golfo di Hong Kong.Un luogo di relax e per condurre affari,trasformatosi in una notte in un incubo dantesco,un barattolo con dentro un pezzo di inferno,perchè i contagiati potrebbero essere centinaia grazie al virus della febbre suina,arrivato nelle stanze dell'albergo attraverso un giovane turista, che Via Shanghai è giunto ad Hong Kong.Il giovane è risultato positivo al test del virus da febbre suina proprio del ceppo orginario che si sta propogando in tutto il mondo.
Le scene sono come quelle di un film ben diretto,con centinaia di poliziotti provvisti di mascherina che si erigono dietro i cordoni sanitari,interminabili strisce di skoch giallo su cui si evidenzia la scritta :POLICE. Centinaia sono le postazioni televisive arrivate da ogni parte del mondo e che bivaccano nell'area del parcheggio dell'albergo.Le telecamere inquadrano i clienti rinchiusi dentro la scatola infernale.Una tra tutte la fotografia che ritrae un giovane appoggiato alla finestra della sua stanza di albergo che guarda all'esterno,il Paradiso che all'improvviso diventa un incubo a cui certo non immaginava di partecipare.
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