Era pronto a colpire l’aeroporto di Orio al Serio, in provincia di Bergamo. Il terzo scalo d’Italia con più di 10 milioni di passeggeri. Attaccare per vendicare i «musulmani uccisi», colpire «i militari», «terrorizzare la gente». Aftab Farooq, 26 anni, il pachistano espulso ieri su ordine del ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva giurato fedeltà al califfo Abu Bakr al Baghdadi. Lo aveva fatto ripetendo ad alta voce la formula di affiliazione allo Stato islamico mentre guardava un video confezionato dalla propaganda dell’Isis. «Giuro fedeltà ad Al Baghdadi, voglio uccidere davanti a lui, difendere il Corano». Ma soprattutto, secondo l’Antiterrorismo, Aftab Farooq era pronto a colpire in Italia.Gli investigatori del Ros di Milano, guidati dal tenente colonnello Paolo Storoni e coordinati dall’aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Piero Basilone, intercettano le violenze contro la moglie. Farooq pretende che indossi il burqa: «Ti insegno a guidare cosi poi vai ad aiutare i mujaeddin, vai ad ammazzare gli sciiti. E se non è possibile uccidi i militari». La donna in questi giorni (il pakistano è stato fermato sabato) ha difeso strenuamente il marito: «Non è come pensate, non è un terrorista». Le registrazioni raccontano però solo violenze e odio: «Sono pronto a combattere, lasciare i miei parenti e partire».

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