Anche le vie della movida e dello shopping sono presidiate. Disposti servizi straordinari e più uomini. In particolar modo via del Corso, che la questura ha diviso in tre settori per facilitare il compito alle pattuglie che controllano o che devono intervenire in caso di attacco. A metà della strada, in largo Goldoni, stazionano i militari dell'esercito, che da lì hanno visibilità e capacità d'intervento a 360 gradi. Mentre a piazza Venezia, dalla quale si accede alla sempre affollatissima via del Corso, è stata piazzata una squadra anti-tir, per impedire attacchi in stile Nizza. Stessa cosa in via della Conciliazione, dove due blindati della polizia sono parcheggiati di traverso per impedire accessi indesiderati in piazza San Pietro. Anche qui, di fronte alla basilica, sono stati previsti ritocchi alle già severissime misure di sicurezza. L'area di massima sorveglianza è stata estesa ai Bastioni di Michelangelo. Qui ogni giorno si formano interminabili code di turisti che aspettano di entrare ai musei Vaticani e che potrebbero rappresentare un facile obiettivo.
Il piano della questura non interessa solo il centro storico, ma anche le periferie e zone più decentrate. Verranno intensificati i controlli al santuario del Divino Amore e davanti alla basilica di San Pietro e Paolo, all'Eur. Massima allerta nelle zone di imbarco e sbarco della navi da crociera, nel porto di Civitavecchia, e nei centri commerciali, dove gli investigatori hanno effettuato dei sopralluoghi per stabilire modalità di intervento in caso di attacco e di gestione di possibili scenari di crisi.
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