Il Milan è stato venduto ai cinesi, finisce l’era di Silvio Berlusconi. L’uomo forte (ma non esiste un unico proprietario perché ad acquisire il club è un fondo con diversi investitori) ora è Yonghong Li, che aveva avviato i primi contatti ben due anni fa. Lo conferma Fininvest in un comunicato. Yonghong Li è il presidente della società acquirente, dentro la quale ci sono vari investitori, tra cui lo stesso Li. Han Li è invece l’amministratore delegato che ha firmato materialmente il contratto. Ecco il comunicato: «Il presidente Silvio Berlusconi ha approvato il contratto preliminare firmato dall’amministratore delegato di Fininvest, Danilo Pellegrino, e da Han Li, rappresentante di un gruppo di investitori cinesi, relativo alla compravendita dell’intera partecipazione - pari al 99,93% - detenuta dalla stessa Fininvest nell’AC Milan. Gli investitori operano attraverso la management company Sino-Europe Sports Investment Management Changxing Co.Ltd. Della compagine fanno parte fra gli altri Haixia Capital, fondo di Stato cinese per lo Sviluppo e gli Investimenti, e Yonghong Li, chairman della management company, che è stato fra i promotori del gruppo con cui Fininvest ha lungamente trattato fino alla firma odierna (“signing”). Assieme ad Haixia Capital e a Yonghong Li, acquisiranno quote dell’Ac Milan altri investitori, alcuni dei quali a controllo statale».Nelle ultime settimane c’è stato un ribaltone all’interno della cordata cinese: forse stanco del continuo stallo, è stato Li – che Fininvest conosce da due anni - che ha preso in mano la trattativa imprimendo l’accelerazione che ha portato a chiudere. Nel frattempo, sono cambiati anche gli advisor: sono usciti di scena infatti sia Sal Galatioto che Nicholas Gancikoff, che avevano condotto la trattativa per mesi. Ora gli advisor sono Rotschild per la parte finanziaria e lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli per quella legale.Non sono invece cambiate le condizioni dell’accordo: il Milan viene venduto per 740 milioni, debiti inclusi, esiste la caparra di 100 milioni, che arriverà in due tranche, 15 più 85. Berlusconi aveva chiesto e ottenuto rassicurazioni sugli investimenti che dovranno essere messi nel Milan. Prosegue il lungo comunicato: «Con l’accordo, gli acquirenti si impegnano a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario di AC Milan, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro nell’arco di un triennio (di cui 100 milioni da versare al momento del “closing”). Il contratto prevede anche che con il “signing” gli acquirenti mettano a disposizione una caparra, a conferma degli impegni assunti, pari a 100 milioni di euro, di cui 15 contestualmente alla fir ma e 85 entro 35 giorni. Durante l’intera negoziazione, nella stesura del contratto e degli impegni che esso prevede, Fininvest ha sempre avuto come obiettivo prioritario quello che il Presidente Berlusconi aveva chiaramente indicato: dotare il Milan, attraverso un assetto proprietario finanziariamente adeguato, di quelle risorse sempre più elevate ormai indispensabili per riportarlo a competere con i più importanti club del calcio mondiale». Cosa porterà il futuro vedremo, ma questa volta il futuro è iniziato davvero.

Comments (0)