Comune di Roma.E' il caos come entrare in un bordello di mignotte del Far West,dove nei vecchi saloon impolverati si riunivano razziatori,cowboy,mignotte,ruffiani,delinquenti comuni,criminali incalliti.Quel mondo di mezzo non e' finito e la nebbia non si e' diradata.I giganteschi interessi che ruotano intorno alla pubblica amministrazione della Capitale fanno gola alle bande trasversali che dominano il potere politico nella citta'.Ci sono le nuove nomine,gli stipendi d'oro,le pressioni sulla neo sindaca per deviare,aderire al pensiero del grande capo Beppe Grillo.Le bande che si muovono come maree di melma maleodorante che vogliono la citta'.Tutti vogliono Roma, tutti vorrebbero far cadere Virginia Raggi dallo scranno di sindaco.E' appena arrivata e molti dei pentastellati aspirano a farla fuori, vederla piombare giu' nella polvere.Forse nessuno ha capito che i romani si sono rotti i coglioni, ma questa volta di brutto .Immaginare Luigi Di Maio pontificare sulla nostra citta' e' un fatto di per se' raccapricciante.Fare o non fare assumere decisioni o non assumerle.Il Movimento 5 stelle ha le ore contate o riescono ad andare avanti o devono andarsene tutti quanti,ma ieri.

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