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CorSera Monte dei Paschi di Siena cda : gioco al massacro,si a conversione bond retail,ma le azioni continueranno a scendere?

Milano, 11 dic. - Ormai è gioco al massacro.Dopo il cda tenutosi da poche ore a MIlano,alla direzione del MPS si tenta il tutto per tutto,forzare la conversione dei bond retail e attendere cosa accadrà sul mercato di domani.La conversione dei bond retail sarebbe meno dolorsa per i risparmiatori,rispetto all'acquisto da parte dello Stato,ma nel breve periodo nessuno sa che cosa accadrà al valore delle azioni.I risparmiatori impegnati per oltre 2 miliardi di euro,per effetto della conversione dei loro bond,acquisiranno azioni del MPS ai valori attuali,ma senza alcuna garanzia che il valore delle azioni non riprenderà a scendere.Nessuno sa che cosa ha in pancia MPS,

perchè le indagini della BCE,sono partite in ritardo e non saranno disponibili prima della primavera del 2017.Se l'immenso ammontare delle passivita',circa 160 miliardi di euro,dovesse registrare crediti deteriorati NPL per un 5% o 6% ,MPS si ritroverebbe con un ulteriore defict di circa 4/6 miliardi di euro da dover soddisfare entro la fine del 2017 e per una cifra analoga anche nel corso del 2018.Probabilmente se l'aumento di capitale dovesse riuscire ,i titoli azionari del Monte dei Paschi di Siena,potrebbero anche cominciare a correre,spinti dalla speculazione,ma poco dopo,una successiva contrazione potrebbe scatenare il riallineamento dei valori sui nuovi fabbisogni di capitale,che noi valutiamo intorno a 10/ 12 miliardi di euro,ovvero 8% medio di crediti deteriorati per il 2017/2018.

Soltanto un miglioramenteo delle condizioni economiche,potrebbe puntellare il deterioramento dei crediti,cosa che ad oggi appare come impossibile.

CorSera.it 

Il Monte dei Paschi di Siena rompe gli indugi e dal Consiglio di amministrazione arriva la riapertura della conversione dei bond in azioni Mps, questa volta accessibile anche agli obbligazionisti retail, ovvero una platea di quasi 40 mila risparmiatori che nel 2008 sottoscrissero il bond da oltre 2 miliardi di euro che servi' a finanziare l'acquisizione di Antonveneta. L'operazione, secondo quanto si apprende, e' possibile in quanto la Consob non ostacolerebbe la chiamata diretta dei 40mila risparmiatori che avrebbero la possibilita' di convertire il bond al valore nominale, annullando dunque le perdite che registrerebbero in caso di conversione forzata in caso di fallimento dell'aumento di capitale privato e il conseguente ricorso all'intervento pubblico. Con la riapertura dell'Lme e la possibilita' per i risparmiatori di parteciparvi, la banca confida di raccogliere tra gli 1 e i 2 miliardi di euro, che uniti al miliardo gia' raccolto con la conversione degli istituzionali terminata lo scorso 2 dicembre e al miliardo che apporterebbe il fondo sovrano del Qatar (Qia), ridurrebbe a 1-2 miliardi la cifra da recuperare sul mercato, questa volta senza il consorzio di garanzia delle banche, ma con gli attuali consulenti e advisor dell'istituto che si accollerebbero il ruolo di collocare le azioni sul mercato, senza cosi' avere l'onere di farsi carico dell'eventuale inoptato. Il tutto potrebbe concludersi entro la fine dell'anno, scongiurando l'intervento dello Stato e rispettando gli accordi stipulati con la Banca centrale europea. .


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