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Monte dei Paschi di Siena.Se non fosse stato per l'intervento dello Stato,di tutti noi italiani,oggi le cronache sarebbero gremite da articoli sul fallimento della terza banca italiana,del suicidio omicidio del responsabile delle comunicazioni esterne dell'ex presidente Mussari.Oggi saremmo difronte ad un gigantesco processo penale, che avrebbe messo sotto i riflettori, lati oscuri, quanto incredibili, della storia recente del Monte dei Paschi di Siena,fatti immersi nel sangue di un delitto perfetto.Al contrario sullo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, si è alzato il velo della ragion di Stato,la necessità di salvaguardare l'intero sistema bancario, per impedire che devastanti turbolenze prendessero il sopravvento sui mercati finanziari di tutto il mondo.Ma non è così.
Il fallimento del Monte dei Paschi di Siena sarebbe stato salutare,così come avvenne per gli Stati Uniti d'America, all'indomani del fallimento della banca d'affari Lehman Brothers.Ad oggi,parliamo di circa 30 miliardi di euro di crediti inesigibili ,circa 60 mila miliardi delle vecchie lire,9miliardi circa di capitale necessario per intergrare il patrimonio di MPS,e 15 miliardi nell'immediato di nuovo debito per coprire le passività. Non v'e' dubbio che una mezza dozzina di abcnhe d'affari,chiamate al capezzale di MPS,al fine di realizzare l'aumento di capitale,non siano state in grado di individuare un solo investitore,disposto a scommettere un dollaro sul salvataggio della banca.Questo la dice lunga,deve far nascere il sospetto in ognuno di noi,che dietro la configurazione ufficiale degli ultimi bilanci di esercizio,si celi una voragine gigantesca.La prima e' che vi soino almeno altri 30 miliardi di NPL non contabilizzati,crediti inesigibili,a cui la banca non ha dato corso al recupero forzoso delle somme,per non iscrivere in bilancio ulteriori passività.Ma Pier Carlo Padoan ha confermato che MPS sarà costretta ad emettere almeno 15 miliardi per coprire ulterori passività.Il fallimento del Monte dei Paschi di Siena è costituito da una voragine immensa quasi 80 miliardi di euro circa 160 mila milirdi di lire.Soldi che sono finiti nelle mani di migliaia di clienti amici degli amici,molti dei quali oggi deterntori delle obbligazioni Tier1 e Tier2 ,le famigerate obbligazioni subordinate.
Il caso del Monte dei Paschi di Siena non deve e non potrà essere spazzato via con un colpo di spugna,l'intervento dello Stato.Con i soldi dei contribuenti italiani,deve sopraggiungere una commissione di controllo,capace di fare luce sui reali motivi del dissesto finanziario.Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha un preciso dovere,quello di fare luce su questo scandalo,nelle relazioni infette tra banca e clientela,banca e politica,ma sopratutto per difendere gl interessi degli italiani.C'e' inoltre,da difendere la memoria di un uomo, che sentendosi sotto pressione,forse ha deciso di mettere fine alla propria vita,o qualcun altro,preoccupato che lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena,emergesse come una bomba distruttiva,ha preferito spingerlo fuori dalla finestra.Non c'e' dubbio infatti,che lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena,è stato gestito da mani sapienti,che i veri numeri sono stati erogati al pubblico,con maestria,per evitare che difronte ad un buco tanto grande,MPS fallisse, senza che nessuno fosse stato in grado di salvarla.Anche il salvataggio pubblico è stato oggetto di accordo tra le parti politiche, coinvolte ed interessate nella continuazione della gestione della banca,che oggi più che mai,finita nelle mani dello Stato,appare come una losca continuazione dello stesso potere politico,che ha spinto l'istituto di Rocca Salimbeni al suicidio finanziario.
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