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Unicredit ha varato oggi l'aumento di capitale,ma la banca è ancora esposta al rischio ssitemico,del crollo della moneta unica,a seguito della vittoria in Francia di Marine Le Pen.Non basterebbero 13 miliardi per far uscire la banca dal guado delle perdite colossali.Lo tsunami della rottura della moneta unica rappresenta un pericolo ineludibile per ogni banca europea,sspecialmente per quelle con vistosi buchi nei bilanci di esercizio degli ultimi due anni,per questo è preferibile investire nei mattoni,puntare sul real estate.Qualsiasi cosa dovesse succedere,i vostri soldi saranno al sicuro.
Unicredit come Monte dei Paschi di Siena ,raggiunge il mercato con circa 13 miliardi di euro,tanti sono necessari per spazzare via perdite e buchi nel bilancio,ma se dovesse vincere Marine Le Pen,la banca europea dovrebbe fare cassa ancora per 15 miliardi ,tanto ammonterebbe il deficit patrimoniale con le svalutazioni che spingeranno l'euro al ribasso.
Difficile predire il futuro dell'euro in questa crisi,ma d'altronde la Germania non ha voluto sentire di intervenire 3 anni orsono ,quando a gran voce gli economisti chiedevamo di introdurre gli eurobond a difesa dell'intero sistema del debito pubblico europeo.Le cose sono andate come sono andate,la germania ha maturato un surplus della bilancia commerciale senza precedenti,si è arricchita a discapito dei suoi partner europei,ma adesso dovrà vedersela con un repentino rigetto del progetto politico dell'Unione.Io credo che Marine Le Pen vincerà a mani basse,costringendo l' Europa ad un passo indietro,ma a quel punto sarà tardi.Il mercato immobiliare crescerà,se io dovessi scommettere su un investimento,non esiterei ad acquistare mattoni,meglio che azioni,volatiili,appese al gioco dei numeri di bilancio,che come per MPS,qualora dovessero risultare alterati non farebbero altro che aprire le porte al centro del baratro.
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Tredici miliardi richiesti al mercato fanno dell'aumento di capitale di Unicredit il maggiore della storia di Piazza Affari. L'operazione è partità oggi, lunedì 6 febbraio, per chiudersi venerdì 10 marzo e sulla Borsa italiana il titolo della banca è debole, entre peggiora sensibilmente l'andamento del diritto. "Ci aspettiamo che il titolo possa essere sotto pressione con la partenza dell'aumento di capitale" scrivono gli analisti di Intermonte. In questa prima fase di contrattazioni i cali, anche se sensibili, sono tutto sommato contenuti se confrontati con altre operazioni di aumento di capitale, a maggior ragione in considerazione del fatto che quella di Unicredit è la più grande ricapitalizzazione nella storia di Piazza Affari.
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