New York 24 Ottobre 2017 Corsera.it
Nord Corea America.Il Presidente americano Donld Trump ha allertato i B52 ,pronti ad intervenire nel caso in cui la situazione in Nord Corea dovesse precipitare.Siamo dunque ad un passo dalla prima guerra nucleare,sull'orlo di un baratro che nessuno conosce. Ci domandiamo se il mondo è pronto per questa ennesima tragedia? Gli uomini saranno preparati per affrontare quello scenario apocalittico del mondo grigio e senza più vita,che siamo abituati a vedere nelle sale cinematografiche? Ci sveglieremo domani guardando attoniti sugli schermi televisivi le fiamme bruciare il Nord Corea,come un immenso cratere di un vulcano ?
Tempi di sfide globali, tensioni dall’Asia al Medio Oriente, la crisi atomica con la Corea del Nord, il duello con la Russia. Tutte ragioni che potrebbe spingere il Pentagono ad una decisione «storica»: l’aviazione dovrà tenere i suoi bombardieri strategici in allerta continua e pronti all’uso in alcune basi. A rivelarlo, in un’intervista a Defense One, il capo di stato maggiore dell’aviazione David Goldfein. News che ha destato molta attenzione, ma è stata poi corretta, con ritardo, dalla stessa Air Force Usa che ha parlato di informazione «non accurata». Tre le ipotesi: l’ufficiale si è sbagliato; ha bruciato le tappe; è stato un modo per far passare un messaggio rivolto all’esterno.
I preparativi sono in corso – ha affermato Goldfein accompagnando un giornalista in una visita alla base di Barksdale, Louisiana – e riguardano i B 52, uno dei simboli dell’arsenale statunitense. «Il mondo è luogo pericoloso – ha aggiunto l’alto ufficiale – E ci sono persone che parlano apertamente di usare ordigni nucleari». Quindi ha evocato il possibile piano con lo schieramento degli aerei sulle piste pronti al decollo, quello che nella base chiamano l’«albero di Natale», postazioni in una sezione speciale della grande installazione militare. Se mai dovesse arrivare l’ordine verrebbero riaperte almeno nove «piazzole» destinati ai giganteschi velivoli. Nel frattempo è stato rinnovato l’edificio che ospiterà i cento militari che comporranno gli equipaggi: hanno messo nuovi letti, creato spazi comuni e punti di svago. Dettagli importanti ripresi da altri media che hanno provocato una prima reazione da parte del sottosegretario all’Air Force Donovan. Interpellato dai giornalisti ha detto di non essere al corrente di alcun mutamento (ma nessuno aveva sostenuto il contrario), quindi una portavoce ha sottolineato che i cambiamenti nei siti erano lavori di «mantenimento e di routine».
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