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CORSERA BITCOIN OUTLOOK MATTEO CORSINI : CROLLANO LE CRIPTOVALUTE, MERCATI NEL PANICO SU SCALA MONDIALE ,DOVE ANDREMO A FINIRE?

New York 17 Gennaio del 2018  by Matteo Corsini

Bitcoin dimezza il suo valore ,in poche settimane ha perso quasi il 50% ,dal suo picco storico di 20 mila dollari al pezzo.Vitor Constancio ,vicepresidente della Bce,evoca l'incubo della bolla speculativa dei tulipani,segno evidente che ha costruito la sua conoscenza di economia finanziaria basandosi sul film di Oliver Stone Wall street.I mercati cadono nel panico su scala mondiale,le società di exchange sono prese d'assalto dagli investitori che cercano di monetizzare le loro fortune virtuali,che giorno per giorno si stanno incenerendo.Siamo difronte al crollo di Wall Street del 1929 ? Siamo difronte ad una nuova crisi finanziaria come quella dei mutui subprime del 2008? Oppure questa discesa del valore delle criptovalute,genererà un'altra corsa all'oro? Innanzitutto la differenza tra la bolla dei tulipani e le criptovalute è nella piattaforma tecnologica denominata blockchain che consente la trasmissione di dati informatici su reti o sistemi swarm (sciami) che si estendono su una rete capillare e controllabile da tutti, pur tenendo nascosti (appunto criptati) i dati sensibili.Quella che stiamo attraversando è una nuova rivoluzione tecnologica,che vede nelle criptovalute,una estensioine dei suoi nuovi orizzonti ad altissimo contenuto tecnologico.Sulle piattaforme tecnologiche, come Ethereum, si basano centinaia di nuove applicazioni che costituiscono il futuro dei sistemi di interazione tecnologica e digitale post moderna.Niente e nessuno potrà fermare la corsa delle criptovalute e di questa nuova straordinaria tecnologia.La caduta del valore dei Bitcoin è notevole,rovinosa per tutti coloro che hanno deciso di acquistare le criptomonete a valori decisamente fuori mercato.Ma in realtà Bitcoin mantiene una capitalizzazione di oltre 400 miliardi di dollari e chi ha investito a pochi centesimi o a pochi dollari,mantiene un valore ancora immenso e incomprimibile.Per questo motivo credo che Bitcoin si fermerà in area 4500/5500 dopo una caduta vertiginosa,per poi rimbalzare nuovamente oltre la soglia dei 10 mila dollari .La sua corsa ,come la sua tecnologia sottostante è inarrestabile,così come sarà impossibile per qualsiasi autorità bloccare la compravendita,perchè nessuna tecnologia potrà mai sterilizzare le piattaforme di blockchain .La generazione delle criptovalute è soltanto nel suo primitivo albore ,le autorità dei paesi sovrani,dovranno applicare delle regole ai sistemi bancari per eventuali speculazioni,non potranno fare di più.Il mercato delle criptovalute è altamente tossico,speculativo,non va bene per cuori deboli, perchè nelle acque profonde della speculazione finanziaria si aggirano squali di ogni genere e specie, che non fa complimenti se per fare soldi devono investire milioni di turisti incauti e improvvisati.Dunque, cari lettori, tenetevi forte perchè la specualzione sui Bitcoin è soltanto all'inizio.Chi è proprietario dei bitcoin deve sapere una sola cosa: nessuno potrà mai sottrarglieli e mai finiranno in polvere,perchè la moneta del futuro è questa, insieme alle sue sorelle come Ethereum.E' la corsa all'oro più grande della storia ,un eldorado per palati forti,ma d'altronde la vita che cosa sarebbe senza rischio, emozioni e le bolle spumeggianti dello champagne? 

 

dr.Matteo Corsini Presidente di Corsini real estate & investment 

corsinicase@gmail.com 

A evocare il paragone con la bolla dei tulipani è stato il vicepresidente della Bce, Vitor Constâncio, in un'intervista a Repubblica: i Bitcoin potrebbero fare presto la fine del celebre fiore olandese che nel Seicento fece esplodere la prima crisi finanziaria innescata da strumenti con fini speculativi.

Calendario indietro di quasi quattro secoli e precisamente al 5 febbraio 1637: all'asta di Alkmaar, città dell'Olanda settentrionale, un bulbo di tulipano fu venduto a un prezzo medio pari al reddito di oltre un anno e mezzo di un muratore dell'epoca. Solo qualche giorno dopo un'asta andò deserta a Harleem. Quattro anni appena di euforia, investimenti folli e valori alle stelle. Poi la bolla scoppiò improvvisamente. Un andamento che assomiglia moltissimo a quello dei Bitcoin, che il 18 dicembre hanno sfiorato i 20mila dollari e che oggi sono crollati sotto i 10mila dollari. In 29 giorni il valore della moneta virtuale si è dimezzato.

Per capire perché la caduta libera dei Bitcoin è assimilabile alla bolla dei tulipani è utile comprendere meglio quello che accadde nel 1634-1637. I ricchi mercanti e la borghesia di allora vedevano nelle varietà meno comuni del tulipano una vera e propria merce di lusso, un vezzo irrinunciabile che poteva comportare spese enormi, come la vendita di una casa. Lo scrittore Alexandre Dumas si ispirò a quegli anni per scrivere "Il Tulipano nero". La follia per i tulipani, in soli due anni, portò il Semper Augustus, una delle specie più ricercate, da una quotazione di 1.000 fiorini a oltre 3.000 fiorini. Nel 1637 sfondò quota 6.000 fiorini.

La mania per i tulipani, che portò alla bolla e poi al suo scoppio, si innescò partendo dalla considerazione che i bulbi erano un investimento solido perché erano un concentrato di fiori futuri. Quello che oggi si può definire un future sul tulipano, una vera e propria scommessa sul suo valore futuro. Gli acquirenti pagavano subito un acconto del prezzo finale e poi davano il saldo alla consegna dei bulbo fioriti. I prezzi iniziarono a salire a dismisura. È in questo contesto che entrò in gioco la speculazione: in molti, infatti, acquistavano i bulbi con consegna futura solo per far lievitare i prezzi. A quel punto, attraverso la vendita, ottenevano guadagni basati sull'incremento indotto dei prezzi stessi. Poi l'inversione di marcia. Pochi giorni dopo l'asta andata deserta ad Haarlem iniziarono le vendite incontrollate. I prezzi di mercato iniziarono a scendere vertiginosamente. Quando ci si rese conto che domanda e valore non sarebbero stati sostenibili a lungo, le vendite impazzarono. La bolla scoppiò. Chi aveva acquistato i bulbi attraverso i futures dovette pagare cifre elevatissime rispetto ai prezzi reali. Al contrario i contadini, che possedevano i bulbi, maturarono il diritto di incassare cifre molto elevate per dei bulbi che oramai avevano un valore irrisorio.

 

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Questo è quello che accadde 381 anni fa. Oggi l'andamento dei Bitcoin è molto simile. La moneta digitale è scesa sotto i 10mila dollari sulla piattaforma Bitstamp, segnando il livello più basso dal primo dicembre e dimezzando in un mese il suo valore. A pesare, secondo gli analisti, anche il giro di vite annunciato in Cina e le misure restrittive ipotizzate anche dalla Corea del Sud, dove avviene circa un quinto di tutte le transazioni mondiali sul Bitcoin.

 

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Le analogie tra il Bitcoin e i bulbi dei tulipani nel Seicento si riscontrano non solo nell'andamento ondivago del valore di mercato e nell'euforia per l'acquisto, ma anche nella natura speculativa che si annida nella natura e nel meccanismo di funzionamento della stessa criptovaluta. Il Bitcoin, infatti, non è una moneta reale, sfugge alla vigilanza delle banche centrali, si muove in un terreno completamente virtuale. Soprattutto la valutazione de Bitcoin si basa solo su quanto le persone sono disposte a spendere per possederne uno.

Joseph Stiglitz, premio Nobel per l'Economia nel 2001, ha dichiarato: "I bitcoin hanno successo solamente perché in possesso di un alto potenziale per aggirare le leggi fiscali, ma non hanno alcuna funzione sociale. Se i governi mettessero fuorilegge la criptovaluta, il suo valore di mercato crollerebbe immediatamente". Per il ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, si tratta di un "veicolo per perpetrare delle frodi fiscali".

 

 


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