Roma 10 Maggio 2018 CorSera Copyright by Carlo Sacco il Milanista
Oggi mi domando chi ha intrallazzato con Rayola per chiudere un contratto da 12 milioni di euro annui tra Milan e Donnarumma. Marco Fassone dovrebbe andarsene e dimettersi.
La finale di Coppa Italia tra Milan e Juventus è stata fuorviata da due papere clamorose di Gigione Donnarumma. Uno scandalo che grida vendetta, anche per l'ingaggio straordinario conseguito dopo un lungo braccio di ferro con la società. Soldi che ingrassano i fratelli Donnarumma e il procuratore Rayola, che vive a Montecarlo, mentre i tifosi milanisti, oggi hanno provato una cocente umiliazione.Questo non è il calcio, ma una presa in giro. Affrontare la più importante squadra italiana, con un portiere a spasso tra i campi di grano non era esattamente qujello che ci si aspettava.Questa è l'ennesima sola di Rayola rifilata alla società Milan. Non capisco come ancora qualcuno dia retta a questo gigionesco procuratore di calcio. Bah.
Gigione Donnarumma deve fare i bagagli e guai a chi lo prenderà in nazionale. Questo non è un poritere ma un papero distratto , riempito di soldi , con cui forse ha perso la testa. Si vergognasse e per sdebitarsi, offra una pizza ai 45 mila tifosi del Milan pervenuti all'olimpico di Roma. Si inginocchiasse e sparisse dalla circolazione per un lungo periodo di tempo.
Rino gattuso l'avrebbe voluto mangiare, lui e il fratello, tutti e due insieme , i bamboccioni del Milan strapagati dalla società per consegnare la Coppa Italia nelle mani di una Juventus fortunata. ha ragione Rino gattuso, quando a fine partita , difronte alle telecamere, ha chiaramente detto che " per 55/60 minuti la Juventus non ci ha mai impensierito, poi siamo stati puniti ma si poteva ancora recuperare..."
Dopo la torsione vincente di Benatia
Una Juventus spietata travolge 4-0 il Milan e si aggiudica la Coppa Italia: con lo scudetto praticamente in cassaforte, la quarta doppietta di fila. Un altro record nella storia del calcio italiano. All'Olimpico gli uomini di Max Allegri soffrono un po' per un'ora contro i ragazzini di Rino Gattuso, ben messi in campo e con discreta personalità. Gigio Donnarumma sempre attento su Dybala (Higuain è in panchina, a testimonianza della rosa qualitativamente devastante della Juve per il panorama italiano), Douglas Costa stranamente sottotono. I rossoneri sfiorano il gol con Cutrone e Bonaventura, Suso non brilla.
Il secondo tempo si apre all'insegna dell'equilibrio ma basta un episodio per far franare il castello di carte di Gattuso: al 56' calcio d'angolo dalla sinistra, torsione di testa di Benatia e palla all'incrocio. È il gol che cambia la partita e, paradossalmente, rovina psicologicamente Donnarumma, fino a quel momento il più brillante del Milan: nel giro di 8 minuti prende altri due gol, con papere clamorose. Prima è Costa, con un sinistro centrale da fuori che Gigio cerca di bloccare e devia così in rete per il 2-0, poi è ancora Benatia ad approfittare di un'altra presa sbagliata (ancora più pazzesca) e sempre su calcio d'angolo. Il Milan cerca di tenere duro con l'orgoglio, ma al 76' ci pensa Kalinic, entrato al posto di Cutrone, a deviare nella propria porta l'ennesimo calcio d'angolo fatale. Il finale è passerella per una squadra che, al di là delle polemiche, sta scrivendo la storia del calcio italiano. Troppo forte per tutti, l'unica avversaria capace di fermarla sembra la propria mancanza di stimoli.
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