A volte il mercato cambia all’improvviso: basta un’opportunità imprevista o una trattativa repentina per ribaltare situazioni che sembravano consolidate. Se non succederà nulla di tutto questo, è probabile che la Lazioarrivi al 2 settembre – quando chiuderanno definitivamente le trattative – con l’organico attuale. Il motivo? La società e l’allenatore ritengono la rosa completa e competitiva in ogni reparto; migliorabile, certo, però già affidabilissima. Non solo in difesa e a centrocampo, ma anche in attacco.
Era chiaro fin dall’inizio dell’estate che il mercato della Lazio sarebbe stato legato a Milinkovic-Savic: la sua cessione avrebbe determinato una rivoluzione, perché se ne
sarebbe andato il giocatore migliore e sarebbero entrati almeno 75 milioni. Al momento, però, Sergej sembra destinato a restare. Poi, come ha detto lui stesso, «se qualcosa deve succedere, succede». Nel caso specifico, un’offerta irrinunciabile del Paris Saint-Germain. Ma è una possibilità piuttosto remota e lo è ancora di più quella di una proposta dell’Inter, a meno che non si sblocchi d’un tratto e in modo favorevole per i nerazzurri il caso-Icardi.Lotito, tra l’altro, non sembra disponibile a cedere Milinkovic-Savic negli ultimi giorni di mercato, senza poter progettare una sostituzione adeguata. Molto si è detto in merito all’attacco della Lazio. L’idea di prendere una punta abile nel gioco aereo per sfruttare i cross di Lazzari e Jony– entro martedì è atteso il transfer provvisorio della Fifa per lo spagnolo, la Lazio si dice serena e sicura della regolarità dell’operazione – si scontra con la composizione attuale dell’organico: con Immobile e Caicedo i biancocelesti hanno due attaccanti che sono considerati garanzie assolute da Inzaghi, l’arrivo di un terzo centravanti d’alto livello metterebbe l’ecuadoriano fuori gioco. Si tratterebbe, peraltro, di una pratica inusuale nella filosofia di Lotito, che mai ha creato sovrannumero di elementi in un ruolo. Perciò l’ipotesi di un nuovo acquisto in avanti è legata alla partenza di Caicedo, che però al momento non è prevista; l’ecuadoriano potrebbe anzi prolungare presto il contratto in scadenza nel 2020. CorriereDellaSera
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