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CORSERA CORONAVIRUS GLI ARTROPODI DETONATORE DELLA PANDEMIA PLANETARIA

Roma 7 marzo 2020 CorSera.it  by Alan Parker 

 Il Coronavirus corre per l'Europa e i suoi casi raddoppiano, ma ciò che può destare allarme sono i vettori artropodi, come le zanzare, che adesso sono assenti per il freddo e che con la bella stagione, la risalita delle temperature, potrebbero fare da detonatore del Coronavirus. E' necessario dunque fare presto, chiudere le zone infette, aumentare le zone rosse per evitare la diffusione del virus, ma sopratutto debellarlo prima che altri vettori possano succhiare dal nostro organismo il virus e trasportarlo ovunque ,questa volta senza alcuna possibilità di fermare la pandemia a livello planetario. Le zanzare potrebbero in un breve lasso di tempo vanificare tutti gli sforzi della nostra macchina sanitaria per contenere il virus a livello locale. Ciò che appare evidente è che le zone del basso lodigiano, da dove si è generato il focolaio, sono impestate dagli artropodi , anche per le basse temperature di questo inverno mite. Le autorità stanno monitorando i parassiti? Qualcuno ha cercato di capire se il Coronavirus è ormai presente negli artropodi del basso lodigiano ? 

Gli artropodi sono un gruppo di animali invertebrati che comprende circa i 5/6 delle specie finora classificate. Ne fanno parte insetti, zecche, ragni, acari. La maggior parte degli artropodi vive tranquillamente a vita libera cibandosi di succhi vegetali e piante o predando altri piccoli animali. Essi costituiscono a loro volta la dieta di una miriade di rettili, anfibi, volatili e mammiferi e non è da sottovalutare il loro ruolo come fonte proteica anche per l’uomo.

Una parte di essi ha sviluppato la capacità di vivere a spese di un altro animale in modo obbligato, diventando parassita a tutti gli effetti (per esempio, acari della rogna e pidocchi), oppure in modo temporaneo, cioè sfruttando l’ospite solo per una parte del loro ciclo biologico, come le zanzare e le zecche. Questi sono gli artropodi che hanno un’importanza sanitaria in quanto:

sono dei parassitiche causano malattie negli animali e nell’uomo;

sono dei vettori, ovvero possono trasmettere patogeni (virus, batteri, protozoi) da un animale all’altro o all’uomo (zoonosi);

più raramente, possono essere velenosi(api, vespe, ragni) o causare forme allergiche da contatto/inalazione (acari della polvere) o da ingestione (parassiti delle derrate alimentari).

Attività IZSVe

Numerosi laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie sono coinvolti nella diagnosi, ricerca e sorveglianza di artropodi parassiti e vettori. Le attività sono svolte primariamente dal Laboratorio di parassitologia della SCS3 – Diagnostica specialistica, istopatologia e parassitologia e dal Centro di referenza nazionale e Centro di collaborazione OIE per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo/animale.

Le attività diagnostiche comprendono:

  • l’identificazione di specie degli artropodi (morfologica e/o biomolecolare)
  • la ricerca dei patogeni all’interno del vettore o nell’ospite animale (esami biomolecolari, sierologici, citologici, istopatologici)

Le attività di sorveglianza entomologica vengono condotte principalmente con catture attive di vettori in tutto il territorio del Triveneto. Gli scopi della sorveglianza entomologica sono:

  • rilevare la circolazione precoce di patogeni pericolosi per gli animali e l’uomo;
  • intercettare patogeni o vettori di nuova introduzione;
  • fornire indicazioni per il controllo dei vettori in caso di emergenza sanitaria.

Le attività di ricerca sono rivolte in particolare per:

  • messa a punto di nuove metodiche diagnostiche, più sensibili, rapide e meno costose;
  • studio della biologia/ecologia degli artropodi, soprattutto vettori;
  • studio biomolecolare e filogenetico dei patogeni, al fine di capire se esistono varianti più o meno pericolose per gli animali e/o per l’uomo, o per individuare la possibile origine di vettori e patogeni;
  • costruzione di modelli matematici predittivi, che abbiano cioè la capacità di prevedere come, dove e quando un determinato patogeno/vettore potrà emergere in futuro.

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