NEW YORK 28 MARZO 2020 CORSERA.IT BY ALAN PARKER corrispondente dai confini del mondo conosciuto
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Covid-19 Fuga da New York, nela Grande Mela c'è un morto ogni 17 minuti e la pandemia si propaga come un mantra infernale. La diffusione del Coronavirus è stata presa sottogamba del presidente americano Donald Trump, per la gioia delle case farmaceutiche , che nei prossimi 6/18 mesi ingrasseranno i loro bilanci. Nella megalapoli dei sogni e delle illusioni, vivono quasi 20 milioni di persone, molte delle quali potrebbero essere contagiate. Il rischio della diffusione incontrollata del coronavirus porterà ad ingrippare il cuore del sistema propulsivo americano, il centro vitale e finanziario del paese, costretto a piegarsi sulle ginocchia per mancanza di affari reali.Non può sopravvivere alcuna attività finanziaria se non esistono i sosttostanti, le attività reali. Lo scandalo dei subprime, della finanza virtuale, ha trovato linffa vitale mei milioni di contratti di mutuo stipulati ad ogni angolo del paese. Senza vacche non si fanno miliardi.
Questo il risultato dell'equazione della pandemia globale. Tanto più il parco buoi si fermerà tanto peggio sarà per la finanza mondiale e tanto prima forse gli utenti capiranno, che tutto sommato, si vive anche in un altro modo e gli interessi possono cambiare,da futili a quelli indispensabili come la salute o il luogo dove vivere. Megalopoli o campagna? Ipermercati o l'orto nel giardino della propria villa?
Il costo sociale della pandemia Covid-19, potrebbe diventare altissimo e incontenibile per la società americana, deprivata per incoscienza e lucido cinismo capitalistico, di una rete di protezione sanitaria per le fasce più deboli, come al contrario prevedeva l'Obama care. Donald Trump ha già iniziato a pagare la sua incosciente spavalderia, l'irresponsabilità di un leader che si pensava immortale trasformatasi in un atto di negligenza amministrativa dagli effetti devastanti per il suo popolo. Nei prossimi giorni potrebbero riaffacciarsi nelle strade delle città americane, quelle rivolte sociali e in parte razziali, che per tanti decenni hanno piagato la storia di questa nazione. Le megalopoli americana non sono come Wuhan, i ghetti neri, popolati fino all'inverosimile, flagellati dal consumo della droga, esploderanno, come a Detroit e Los Angeles, trasformando la realtà in un incubo peggiore delle più suggestive pellicole hollywoodiane, che non soltanto hanno fatto la storia del cinema, ma hanno anticipato i tempi della storia e le minacce incombenti sul nostro pianeta globalizzato.
La pandemia da Covid-19, la più grande minaccia per la civiltà umana, potrebbe trasformare Manhattan in un enorme ghetto di disperati?
Vedremo presto tra le strade le bande armate che si contenderanno i confini di una città incontrollabile?
Dovrà intervenire l'Esercito americano per sedare le rivolte?
Riuscirà l'amministrazione americana a far rispettare le regole del lock down, o le bande criminali cercheranno di prevaricare aprendo stadi di conflitto sempre più intensi e pericolosi?
Domande che attendono risposte, che forse vedremo in diretta tv, nelle prossime ore.
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