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CORSERA COVID-19 VIRGINIA RAGGI SPRECO DI DENARO PUBBLICO. SALVIAMO L'OASI NATURALISTICA DI LUNGOTEVERE OBERDAN

ROMA 1 MAGGIO 2020 by CORSERA 

Ci risiamo. Ancora asfalto nero e puzzolente, catrame per deturpare Lungotevere Oberdan, confine di una delle più preziose oasi naturalistiche del centro di Roma. Un luogo magico, dove si è sedimentata la storia millenaria della Capitale eterna. Quel tratto del Tevere dal fascino ancora millenario che scende da Ponte Milvio. Se cercate il Paradiso terrestre dentro la città, andate a fare una passeggiata lungo quel tratto di Tevere, per entrare nel nostro Jurassic Park. Avrete la possibilità di effettuare un'esperienza meravigliosa nelle anse del tempo, vegetazione ancora vergine, acqua verde cristallina, fauna incredibile, germani reali che planeranno davanti ai vostri occhi, nutrie che sguazzano nell'acqua come nel film il Libro della Giungla. Lungo l'argine del fiume un terrapieno molto largo, battuto dal sole, dove è possibile effettuare una lunga passeggiata tra i barconi dei canottieri più famosi della Capitale. In questo periodo di coronavirus, portate i vostri figli al parco naturale di Roma e immergetevi nel passato, godete a piene mani delle sue bellezze naturalistiche, dello scorrere millenario del Tevere. Rispettatelo e proteggetelo.

Se fossi Sindaco di Roma rimodernerei un vecchio barcone abbandonato sull'argine e ne farei un punto di osservazione dell'oasi Naturalistica di Oberdan , magari con un buon BIOBAR per degustazioni di caffè e te verdi , una sorta di barcone del tempo dove poter andare per riflettere e leggere. Non c'e' nulla di più bello in questa città. Eppure la sindaca Raggi non ha nessun rispetto. Ha mandato giganteschi cingolati a devastare questo delicatissimo ecosistema, che rappresenta uno dei polmoni verdi della città e che andrebbe protetto per la sua bellezza, importanza come sito storico archeologico della città di Roma . 

L'emergenza coronavirus non è servita a nulla. La sindaca Virginia Raggi ha dato il via libera al massacro dell'oasi naturalistica di Lungotevere Oberdan . Questa breve striscia di fiume terra e pista ciclabile, è un vero tesoro della città di Roma. Sulla pista ciclabile ormai diventate famose per le interminabili passeggiate dove si possono incontrare i vip di ogni tipo e angolazione, da Massimo D'Alema con il suo inseparabile cane, a Martha Merlyno con il suo inseparabile telefonino, Corrado Guzzanti che cammina veloce con la sua inseparabile pancia e il fiatone rischio droplet per chi gl sta accanto. La vita e la storia di Lungotevere Oberdan è quella di un buen rifugio, dove le storie delle persone si incrociano per breve tempo, ma che in fondo sono la cronaca del presente difficile, dove è ancora possibile trovare " sentieri " di fuga inaspettati e dalla bellezza inimmaginabile. 

 

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La vegetazione

Il tratto che va da Castel Giubileo alla confluenze con il fiume Aniene è estremamente più ricco di vegetazione di quello urbano e vi è stata censita di 145 specie vegetali: il salice bianco ( salix alba ), pioppo bianco ( populus alba ), il pioppo nero ( populus migra ) e l'olmo campestre ( ulmus minor ) da specie erbacee quali Humulus lupulus, Solanum dulcamara, Schroplularia nodosa, Saponaria e Galiun mollugo. Nel tratto urbano ponte Milvio - ponte dell'industria dell'espansione della vegetazione è sacrificata dal notevole grado di antropizzazione. Inoltre le sponde sono soggette a frequenti interruzioni di difesa idraulica.Tra ponte Matteotti e ponte Sublicio le sponde del Tevere sono costituite interamente da muraglioni in travertino. La vegetazione presente è assai scarsa e distanziata ed è costituita prevalentemente da specie erbacee. Sulle rive si trovano sporadiche alberature stradali (Blatemus hibridus e P. Orentielis).E sono presenti l'ailanto 
Ailantus altissimo, il sambuco nero 

a comunità ornitica presente sul fiume Tevere è composta da circa 60 specie delle quali 34 sono nidificanti. Predominano naturalmente le specie di ambiente fluviale: Cormorano (Phalacrocorax carbo), Airone cenerino (Ardea cinerea), Gallinella d'acqua (Gallinula chloropus), Piro piro piccolo (Actitis), Gabbiano comune (Larus ridibundus), Gabbiano reale (Larus cachinnans), Martin pescatore (Alcedo atthis), Pendolino (Remiz pendolinus). 
Tra le specie boschive troviamo:
Scricciolo (Troglodytes troglodytes), Pettirosso (Erithacus rubecula), Merlo (Turdus merula), Capinera (Sylvia atricapilla), Phylloscopus collybita, Sterpazzolina (Sylvia cantillans), Cinciallegra (Parus major), Lui piccolo, Regolo, Passero.
Tra le specie di ambienti aperti e urbani troviamo: rondini, passero, cornacchia, grigia,lo stormo, fringuello, saltimplo, cardellino, verzellino, verdone, beccaschino, balestruccio.

Dopo quella degli uccelli c'è la comunità ittica a presentare il maggior numero di specie la sua importanza è legata anche alle attività di pesca. Anguillea anguilla, il barbo (Barbus plebejus), il cefalo (mugil cephalus), la rovella (Rutilus rubidio), il cavedano (Leuciscus cephalus cabeda), la carpa (Cyprinus carpio) e la tinca (Tinca tinca).
I mammiferi
Nel tratto urbano del Tevere i mammiferi sono presente con un ristretto numero di specie. Vi troviamo : Apodemus sylvaticus, Mus musculus, Rattus norvegicus, Rattus rattus. Arvicola di Savi, Pytymys savii, Nutria Myocastor coypus


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