ROMA 28 GENNAIO 2020 CORSERA.IT
Coronavirus finalmente riparte il Campionato di calcio di Serie A. Si torna allo stadio, nel senso metaforico del termine. le giornate si riaccenderanno dello spettacolo più bello del mondo. Roberto Spadafora ha finalmente dato l'annuncio. Si prevedono due exit strategy, quella con i playoff e i playout e cristallizzazione della classifica. Se si tornasse a chiudere sarebbe comunque un disastro. Qualcosa mi dice che ce la faremo,che si sta progressivamente tornando alla normalità di tutti i giorni e prima la riacquisiremo meglio sarà per tutti. Abbiamo passato due mesi da incubo, forse tre, adesso si torna a giocare, al goal, alle partite all'ultimo respiro, a quelle cose che ci fanno incazzare e gioire. Speriamo si tornerà allo stadio con uno spirito più libero, senza voglia di aggredire gli avversari, consapevoli che l'uno non esiste senza l'altro. Ma mi chiedo quanto torneremo allo stadio? Quando rivedremo gli ingorghi delle automobili? Non lo sappiamo ancora, ma sabato 20 giugno, io andrò comunque all'Olimpico a vedermi lo stadio da fuori, ascoltando le urla dei tifosi, ad immaginare le giocate delle squadre, a sperare di sentire il boato, quel rumore impazzito che ci dice che un goal è stato realizzato. Quanto siamo in ritardo e ancora fuori dallo stadio, non sappiamo chi l'ha segnato, ma siamo euforici lo stesso, e' il segno distintivo del calcio, il geyser sound, un battito per il cuore, che ti assale e ti inebria. E' uguale per tutti. Il calcio è di tutti, torneremo presto allo stadio tutti insieme, per abbracciarci dalla gioia.
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