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CORONAVIRUS MATTEO CORSINI THE SHARK ECONOMY, IL MOSTRO DELLA SOLITUDINE GENERATO DALLA PANDEMIA

Roma 28 agosto 2020 CorSera.it dr.Matteo Corsini (Fondatore e direttore scientifico della Enciclopedia Universale delle Scienze Giuridiche)

Cari Miei,

lo scenario è da panico e noi dobbiamo abituarci a fronteggiare le crisi peggiori, come ormai capita da 12 anni a questa parte.La nostra generazione, almeno quella europea, ha conosciuto poche guerre che l'abbiano direttamente interessata, ma dovrà fronteggiare quelle informatiche, bancarie, edificate sull'Inferno del debito insostenibile secondo i parametri di Maastricht. La pandemia ha fatto saltare un pò tutto, il "deep impact" sulla salute pubblica, ha generato caos e panico, lasciando indietro tutti quei parametri di riferimento strutturali del sistema. Se pensiamo che i tribunali si sono in larga parte fermati, le scuole, i servizi, gli alberghi e gli aerei. Siamo tornati ad una economia semilrurale, distesi sui divani abbiamo allentano anche le corde del fitness, le diete ipocaloriche, dimenticato la concitazione del lavoro, lo stress delle trattative. Per molti di noi non è stato facile, passare da un iperattivismo ai rimti della fanciullezza dorata, quando si leggevano i fumetti e si giocava con i soldatini.

Ma eravamo dentro la bocca dell'orco o di uno squalo, la "shark economy" divampava a livello planetario. I colossi informatici hanno ripreso a macinare utili aumentando i fatturati in maniera vertiginosa, primo tra tutti Amazon colosso delle vendite a domicilio. Mostri, giganti, come i social, che hanno risucchiato la vita di tutti nelle fibrillazioni intermittenti di Facebook o Instagram. Tutti quanti, volenti o nolenti, ci siamo dovuti adattare all'acqua bassa e tornare alle orgini. Nel giro vorticoso di poche ore abbiamo perduto tutto, case, automobili, barche, mutui, figli e famiglia. E' tutto stato inghiottito dalla crisi. La grande immissioni di liquidità ha arginato il crollo dei sistemi finanziari mondiali, lasciando sul campo relativamente poche vittime illustri, come Hertz. Il resto del mondo ha ripreso a camminare, mancinando utili, le azioni volano , il Nasdaq ha raggiunto la soglia dei 10 mila punti. Ma molti di noi sono rimasti indietro, ancorati ad un sistema antiquato, che non lascia speranza agli operatori senza conoscenze informatiche degne di nota. Scompaiono negozi , alberghi, attività tradizionali.

Le città si raffreddano, scompaiono anche le luci dei ristoranti. Le città si svuotano grazie allo smart working che apre nuovi scenari per le metropoli e le megalopoli moderne. Forse spariranno le città, come quando si inaridiscono gli affluenti dei grandi fiumi. I prezzi del mercato immobiliare crollano anche a New York, dove la città verticale non ha più alcuna ragione di esistere, come Milano o Londra. La generazione del nuovo millennio fugge dalle grandi città , dove il sogno della socializzazione porta soltanto al pericolo di contrarre l'infezione del Covid-19. Chi forza la mano allo scenario attuale, finisce infettato come i maniaci del Billionaire, migliaia di persone che dopo mesi di costrizione psicofisica volevano ancora divertirsi, cercare rifugio in una realtà fantastica ma intangibile, proprio come l'economia. Si è fatto festa, come dopo una brutta guerra, che tutti davano per finita, conclusa nello svuotamento dei reparti di terapia intensiva. Ma il coronavirus era dentro ognuno di noi, pronto a galoppare, a sbatterci la testa contro il vetro della finestra che guarda sul cortile di casa. Non possiamo sfuggire a questa condizione e non sappiamo ancora se a metà settembre le scuole riprenderanno il loro normale ritmo quotidiano. Non sappiamo nulla del nostro futuro, e non possiamo fare programmi, costruire sogni, sistemare i sentieri dove cammineranno i nostri figli. Avremmo dovuto accompagnargli verso un destino migliore del nostro e abbiamo clamorosamente fallito perchè non vogliamo prendere coscienza della verità. Siamo soli con noi stessi, le finestre vanno sbarrate con palanche e chiodi, anche la porta di casa, per resistere alla prossima seconda virulenta ondata, ad una vera e propria inondazione che allagherà sogni e progetti. Adesso dobbiamo pensare a rimanere vivi, in ogni modo e poi domani vedremo, che cosa accadrà. Questo futuro non si erigerà dal passato, dovrà necessariamente scansarlo e forse seppellirlo in una buca piena di disinfettante. 

 

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