Roma 15 febbraio 2021 CorSera.it
Roma Risorge e l'oasi naturalistica di Lungotevere Oberdan. Storie lungo il fiume Tevere, quello di ROMA.
Roma ha un'oasi naturalistica di una bellezza sconfinata, racchiusa tra gli argini del Tevere all'altezza di Lungotevere Oberdan. Se fossi Sindaco avrei creato lungo gli argini dei veri e propri stabilimenti balneari ecosostenibili, capanne per il b ird watching , ristoranti, biblioteche, bar e palestre. Lungo gli argini vi sono terrazzamenti sufficienti per ospitare almeno una ventina di stabilimenti , una ricchezza immensa, ancora poco sfruttata dai romani che guardano al Tevere, immaginando sia ancora una fogna a cielo aperto. Nel programma di Roma Risorge, vi è al primo punto , la ricostruzione e lo sviluppo delle nostre oasi naturalistiche cittadine, luoghi preziosi dove trascorrere del tempo, fuori dagli esagerati flussi turistici delle grandi attrazioni monumentali. Qui entriamo a far parte della storia di Roma, lungo quegli argini molto tempo fa, una Lupa raccolse due neonati e come racconta la leggenda, li accudì e li nutrì. Così nacque la nostra indimenticabile città. Questo tratto del Tevere è abbandonato a se stesso, un intero barcone giace da anni immobile lungo l'argine e nessuno ha mai pensato di rimuoverlo. Sotto l'argine del lungotevere, nella fitta boscaglia, vi sono stati per anni accampamenti dei nomadi, le cui tracce, la sporcizia ancora ricorda del loro passaggio. Lungotevere Oberdan dovrebbe tornare ai romani, potrebbe essere riesumato dalla storia e ripulito. Ma tutto questo non accadrà, forse mai.
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