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CORSERA CONGO MORTO AMBASCIATORE LUCA ATTANASIO IN ITALIA ALLA FINE DEL 2021 PER NUOVO INCARICO ALLA FARNESINA, FORSE NEI SERVIZI DI INTELLIGENCE.ALLE 08.49 IL SUO ULTIMO CONTATTO WHATSAPP

Roma 23 febbraio 2021 CorSera.it di Matteo Corsini

Ciao Luca, grazie di tutto e della tua amicizia. L'Ambasciatore Luca Attanasio sarebbe dovuto rientrare in Italia alla fine del 2021 per un incarico interno alla Farnesina, forse nei servizi di intelligence. 

E' morto ieri mattina alle 09.15 ora italiana, il nostro più giovane ambasciatore, una persona perbene, un uomo esemplare, che amava i suoi cinque pavoni, la moglie Zakia e le tre figlie. Alle 08.49 il suo ultimo accesso a whatsapp, poi la tragedia nella giungla, trascinato via dall'automobile in cui viaggiava insieme all'autista e al Carabinieri Vittorio Iacovacci e poi entrambi massacrati nella boscaglia a colpi di mitra. Luca Attanasio era un ragazzo adorabile, un solido e stretto legame con la bellissima moglie Zakia e le tre adorabili figlie. Nella sua villa di Kingsasha viveva con cinque pavoni, che per lui e la moglie Zaki, erano altrettanti figli e guardie del corpo nel corso della notte. "Vivono liberi nel nostro giardino e durante la notte si appollaiano sul tetto e ad ogni rumore sospetto cominciano a paupulare dando così l'allarme in caso di intrusione da parte di estranei. Con loro ci sentiamo sicuri in casa. " La sua morte è una grande perdita, una di quelle notizie brutte che ti manda storta una giornata, che non potrà più correggersi. La notizia della sua morte mi è apparsa sul display dello smartphone, quasi fosse il segno premonitore del futuro che non c'è, o che non poteva più essere.

Per Luca e Zakia il futuro era a Roma, lui aveva da poco assunto un incarico top secret alla Farnesina, forse nei servizi segreti. Il volto di Luca era efebico, livido del suo bianco candore, che lo rendeva un personaggio magnetico, quasi unico, un personaggio da cartone animato con  un bel sorriso stampato nel volto. Era un amante dell'arte povera africana e aveva messo insieme una bella raccolta, che intendeva esibire in una grande mostra, non appena fosse rientrato in Europa. Cercava casa a Roma, una dimora per il suo prossimo futuro, un nido d'amore con Zaki che si è interrotto per sempre. Proprio ieri sera, gli avevo spedito alcuni nostri articoli del CorSera.it che aveva letto intorno alle 11.19 e ancora il giorno prima alcune altre notizie di cui era sempre ghiotto. Ci sentivamo spesso, ci siamo scritti e sentiti per lungo tempo. La sua morte mi ha colpito, mi ha fatto girare nel lato scuro della nostra vita. Siamo difronte all'ignoto e ogni volta che ci svegliamo, ringraziamo il Signore e andiamo avanti, al meglio che possiamo, senza incertezze. Ciao Luca e grazie.

 

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Trapelano particolari sconvolgenti e agghiaccianti su quanto sia davvero accaduto questa mattina a Goma, in Congo. L'ambasciatore italiano e il carabiniere al suo seguito sarebbero stati portati nella foresta circostante  dopo aver eliminato l'autista dell'auto sulla quale viaggiavano, e lì sarebbero stati usccisi. Così sarebbero morti Attanasio e Iacovacci secondo una prima ricostruzione delle fonti di polizia locali, al vaglio degli inquirenti italiani. Il commando di 6 persone avrebbe prima attaccato il convoglio e ucciso l'autista. Gli assalitori avrebbero quindi condotto gli altri nella foresta e, proprio mentre stavano arrivando delle forze locali in soccorso, avrebbero sparato al carabiniere, circostanza nella quale anche l'ambasciatore è stato ferito mortalmente. -


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