Roma 17 giugno 2021 CorSera.it by Berry Mandela
Europei 2021 Italia Francia, quella finale che tutti sognamo, come grido della vittoria. Vinceranno i pizzaioli italiani o i ghepardi africani ?
Italia Svizzera. Un'altra vittoria per un biglietto di sola andata verso la finale. L'Italia calcistica è entusiasta della squadra di Roberto Mancini, un "sei bellissima" che racchiude cabala e onore per la compagine nazionale. Ma sarà sufficiente per avere la meglio anche con gli straordinari cugini francesi ? Diciamocelo francamente la nazionale svizzera era davvero poca cosa questa sera. La nazionale dei ghepardi africani sembra di un altro pianeta, le individualità di N'Golo Kante e Kylian Mbappé sono di un altro pianeta, così come l'impareggiabile Paul Pogba e Karim Benzema. La Francia è forse la più forte nazionale africana che si sia mai vista nel mondo, ancora più forte delle grandi nazionali brasiliane. L'Italia entusiasma, ma la forza devastante di Kylian Mbappé surclassa per forza fisica quella di Ciro Immobile, che oggi ha messo a segno un goal da fuoriclasse dalla lunga distanza. I tifosi itlaiani così come i giornalisti sono presi da facili entusiasmi, mentre al contrario si dovrebbe mantenere la calma o alla prima sconfitta, saremmo facile preda della depressione. Tutti già parlano della finale, quando ancora sono innumerevoli gli avversari da affrontare e squadre fortissime come il Belgio di Lukaku. L'Italia dei pizzaioli e dei camerieri, è una bella e scoppiettante squadra, ma difronte a sè non ha il Brasile di Falcao, ma quella dei ghepardi africani rapidi e famelici, che tagliano un intero campo di calcio con poche falcate. Dietro di loro un intero continente, la storia della civiltà umana e della sua riscossa generazionale.
Alla finale dell'Europeo 2021 ci sarà N'Golo Kante, Karim Benzema, Paul Pogba, Kylian Mbappé,Ousmane Dembelè ,Marcus Thuram, Antony Martial, Kresnel Kimpembe,Joules Kondè....e insieme a loro tutti i loro connazionali. Battere la forza del vento e la velocità dei ghepardi francesi sarà un'opera impossibile, ma forse sarà una grande finale , di quelle che non si dimenicano mai, come Italia Germania 4-3 a Città del Mexico. Per la nostra generazione, è stata quella forse la partita più bella del mondo, una gioia autentica, forse ancora maggiore delle due Coppe del Mondo che ci siamo goduti, prima nel 1982 con Paolo Rossi e nel 2006 con Claudio Lippi e Marco Tardelli. Non so ancora se usciremo campioni d'Europa, so che se avremo la fortuna di arrivare a confrontarci con le furie africane, sarà un grande onore e le gesta di quella partita rimarranno negli annali per sempre e indelebili nei nostri ricordi. L'Italia deve procedere con grande umiltà, consapevole che nel calcio tutto può andare nella direzione giusta e alle volte deviare per l'Inferno senza capire come. Andiamo piano, togliamoci di dosso i facii entusiasmi, arriviamo di soppiatto all'ultimo duello, forse avremo una chance in più per vincere la finale, quella della sorpresa.
Altro 3-0 e biglietto per gli ottavi staccato. All'Olimpico di Roma l'Italia affonda la Svizzera con l'identico risultato registrato all'esordio contro la Turchia e si iscrive alla fase a eliminazione diretta. Contro il Galles, domenica, si tratterà di conquistare il primo posto (basta il pari) che dovrebbe valere un accoppiamento più soft. Locatelli grande protagonista con una doppietta che incanta e carica i quasi sedicimila spettatori. E' Di Lorenzo a sostituire l'infortunato Florenzi, per il resto Mancini conferma la squadra che ha battuto la Turchia all'esordio. Petkovic col 3-4-1-2, Shaqiri alle spalle di Embolo e Seferovic. Bene gli azzurri, elvetici timidi. Spinazzola affonda sulla fascia di competenza, Mbabu non lo tiene. Il terzino della Roma riesce a crossare per Immobile, che alza la mira di testa. Chiellini protagonista sfortunato in due occasioni nel giro di pochi secondi. Segna su azione d'angolo, ma il Var annulla per un tocco di mano; passano un paio di minuti e il centrale alza bandiera bianca per un problema muscolare (subentra Acerbi). Il capitano (la fascia passa a Bonucci) non fa in tempo a sedersi in panchina che gli azzurri passano: splendida apertura di Locatelli per Berardi che vola sulla destra e si crea spazio da Rodriguez, rapido tocco al centro dove irrompe lo stesso Locatelli. Azione show che vale il vantaggio al 26'. Cala il ritmo, l'Italia resta pericolosa. Debole e imprecisa la conclusione di Insigne, debole anche quella di Spinazzola dopo una buona discesa. Immobile si ritrova in posizione defilata, Sommer lo contiene. La Svizzera comincia la ripresa con Gavranovic per Seferovic (in ombra). La squadra di Petkovic pressa ora con vigore, gli azzurri non rinunciano a costruire dal basso. Su una ripartenza l'azione si sviluppa a destra. Berardi non ha fortuna, Di Lorenzo ricicla il pallone verso Barella che fa scorrere su Locatelli. Il centrocampista prende la mira dai 18 metri e fa doppietta con una rasoiata chirurgica al 52'. Petkovic cerca nuova energia sulle fasce con Zuber e Widmer. Proprio Zuber, da posizione defilata, chiama all'intervento decisivo Donnarumma. Sul contropiede, Berardi entra in area ma manda alto il sinistro a giro. Mancini ritocca il modulo con gli ingressi di Toloi e Chiesa (per Berardi e Insigne): ora è 5-3-1-1, con Barella a sostegno di Immobile. Lancio di 50 metri di Bonucci, Immobile entra in area da sinistra, il piatto è largo. Il centravanti sbaglia la mira anche sull'ottimo suggerimento di Chiesa. Il tempo di concedere la meritata standing ovation a Locatelli che lascia il campo a Pessina (dentro anche Cristante per Barella), che Immobile si fa perdonare con una botta dai 20 metri (89', non incolpevole Sommer) che vale il secondo 3-0 in due partite. E vale la prosecuzione della striscia positiva di Mancini: i risultati utili consecutivi sono ora 29 (-1 da Pozzo) e le vittorie senza subire gol sono dieci di fila (record che continua a crescere).
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