Parigi 2 luglio 2021
Euro 2020. Non sono francofono, anzi al contrario. Mi limito a Jean Paul Sartre, alle avanguardie artistiche. Ma la sconfitta della Francia campione del mondo contro la Svizzera, ha il sapore della battaglia di Waterloo, la sconfitta che consacrò alla leggenda l'Imperatore Napoleone Bonaparte. E' il destino dei francesi, diventare prima grandi e poi maestosi, possedere tra le sue fila i giocatori più armoniosi e veloci del mondo e poi vederli cadere nella oscurità della sconfitta, ma che non è tale, soltanto un frame che si è fermato per diventare storia. Se la Francia rigiocasse cento volte contro la Svizzera, vincerebbe 100 volte. La gloria della vittoria, ha finito di tradire chi non era sceso in campo per vincere ma per giocare, passare il testimone dei campioni a qualcun altro. Non c'è ad oggi squadra più forte nel mondo della Francia. Ma quel sapore di sconfitta senza precedenti, ammanta le fortune della nazione, così come furono per il più grande dittatore del mondo Napoleone. Il balletto di Paul Pogba, dopo il goal delle meraviglie, non può che rimanere scolpito negli occhi di tutti noi, diventare astro nel firmamento degli immortali. La Francia nessun altro è ancora Campione del Mondo. La sconfitta di Bucarest non dimostra nulla, se non che vince chi ha più fame, più volontà. I soldati di Dechampes erano come Leoni appagati, satolli di vittorie. Perdere non cambia nulla, è un'altra tappa della squadra invincibile che diventa leggenda.
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