Euro 2020 Italia Inghilterra come la terza guerra mondiale. La sfida dei due giganti ha odore di polvere da sparo, quando nei cieli gli Spitfire della Royal Air Force, davano la caccia ai Messerschmit tedeschi e ai Macchi C205v, per difendere Londra dai bombardamenti. Italia Inghilterra sa di grande sfida all'ultimo sangue. La partita di domenica sera è l'epilogo di tutte le battaglie calcistiche di questo europeo e ci porta indietro nel tempo. L'Inghilterra non vince un trofeo internaziole si può dire dalla seconda guerra mondiale e l'Italia torna dalle ossa spaccate della mancata qualificazione all'ultimo mondiale. Due squadre e due mondi che si fronteggiano per far vincere la propria nazione. Non ci saranno in campo soltanto dei giocatori di calcio, ma due popoli, due tribù scatenate di rifoserie calcistiche. Domenica sera ci attendiamo di tutto, dalle fiamme, al rombo dei caccia d'assalto, dagli spari delle mitragliatrici alle urla degli huligans scatenati.Il fattore campo giocherà senza alcun dubbio al sua parte e finirà di travolgere gli italiani. Niente e nessuna cosa potrà resistere all'uragano inglese Kane, così come il caccia da combattimento Spirling . Lanceranno tante di quelle bombe sulla nostra difesa da annientarla e radere al suolo ogni trincea. Gigio Donnarumma sarà cannoneggiato da ogni angolo del campo, e come un glorioso gladiatore, forse resisterà per almeno 15 minuti. Domani sarà goleada inglese, ma noi potremo dire di aver partecipato ad una grande battaglia, alla terza guerra mondiale.
Da una parte un'Italia unita che impressiona nel suo essere 'corpo unico' e che riporta in campo il talento calcistico di antica tradizione. "L'Italia è un paese pieno di storia nel calcio: la loro nazionale ha fatto dodici semifinali e dieci finali di grandi eventi. Noi abbiamo ancora tanta strada da fare per essere considerati una nazionale come la loro" commenta in queste ore il ct inglese, Gareth Southgate. Dall'altra, l'elogio della stampa britannica, che attinge dalla storia ed evoca gli antichi Romani e il loro contributo essenziale al progresso civile del Regno Unito. Possiamo forse toglierci lo sfizio di parlare di 'soggezione', il ché per noi italiani non è cosa scontata. E di pregiarci del fatto che "Il cuore" della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, "è con la Squadra azzurra", come ha fatto sapere un portavoce della commissione, Eric Mamer, scandendo le parole in italiano.
"Cosa hanno fatto i Romani per noi?" domanda il Daily star. Il titolo è solo all'apparenza denigratorio verso gli antichi conquistatori. Subito sotto l'esplicito quesito, che campeggia su una foto di una pizza all'ananas, il tabloid presenta un elenco dettagliato dei meriti dei Romani e degli italiani in generale. "Cosa hanno fatto i Romani per noi?...A parte gli acquedotti, le fogne, le strade, l'irrigazione,l'educazione, il buon vino, l'ordine pubblico, i deliziosi bagni, le belle donne, gli impeccabili uomini soavi e la pizza con l'ananas". Una carrellata - tra il serio e il faceto - per stemperare le tensioni mediatiche nate attorno al controverso rigore assegnato all'Inghilterra nella semifinale di Euro 2020 contro la Danimarca. A Londra domenica gli azzurri saranno in campo contro l'Inghilterra nello stadio di Wembley, materializzando la previsione di Roberto Mancini, che tre anni fa aveva preconizzato questa finale. "L'Inghilterra ha meritato di arrivare in finale: è una squadra solida, subisce molto poco. Italia-Inghilterra a Wembley sarà una bellissima finale" dice il ct, ripercorrendo le tappe dell'Europeo della nazionale sul canale della Figc Vivo Azzurro. "Folle? Ci credevo, perché credo sempre nelle cose positive", aggiunge, commentando la frase di Bernardeschi secondo cui solo "un folle" come lui "poteva dire allora che saremmo arrivati fin qui". "Ma sono stati bravi loro - conclude Mancini - a crederci fin dall'inizio, anche se non era così semplice". Il pubblico della finale sarà praticamente solo inglese, "ma noi non vediamo l'ora" garantisce Bonucci. "La vittoria domenica sarebbe una grande iniezione di fiducia per l'Italia e per tutto il movimento calcistico, a noi e alla Federazione. Non facciano dietrologia, pensiamo solo a giocare al calcio, non al resto" aggiunge. "Giocheremo in casa dell'Inghilterra, ma questo non ci spaventa. Gli attaccanti della Nazionale inglese sono fortissimi, facciamo giovani contro vecchietti, dovremo essere molto, molto attenti alla loro velocità e fisicità". Pare che tra le migliaia di tifosi allo stadio potrebbe esserci anche il principino George, che si affaccia alla passione calcistica. La 'febbre' degli Europei ha conquistato anche lui. Si dice che abbia supplicato il padre di permettergli di assistere alla finale, riferisce il Daily Mail, citando un esperto della Casa reale. Non è chiaro se il principe William lo abbia accontentato. George, 7 anni, il più grande dei tre figli di William e Kate, ha già assistito il 29 giugno alla partita dell'Inghilterra contro la Germania. La sua apparizione allo stadio, vestito in giacca e cravatta con espressione seria e concentrata, ha fatto scalpore.
Comments (0)