London 16 novembre 2021 by Gabriele Inverdi
Francesco Caio ha deciso di far quadrare i conti nel futuro della società, per rendere sempre più sostenibili i bilanci che negli ultimi anni sono risultati un pò annacquati. L'ad di Saipem ha dato il via con il massimo rigore, ad un piano di contenimento dei costi che partirà proprio dalle sedi del gruppo. L'incarico è stato affidato a Stefano Tropia, mentalist strategist del gruppo, che ha preso in mano le redine delle negoziazioni immobiliari . "Costi di locazione troppo alti , adesso dobbiamo diminuirne l'impatto cominciando dalle sedi storiche di Milano e Roma. " Quello di Franceco Caio sembra un mandato in bianco consegnato nelle mani del giovanissimo Stefano Tropia, gettato nella mischia dell'arena immobiliare. "Linearità e trasperenza le chiavi di volta per supportare la reputazione del gruppo che non passa certo un periodo felice."
“E’ il mercato che decide. Il nostro impegno è creare un’azienda più resiliente nel tempo. Lo ha detto l'amministratore delegato di Saipem, Francesco Caio, in conferenza stampa per la presentazione dei conti del terzo trimestre e del piano strategico al 2025, parlando dell'andamento del titolo in Borsa. I numeri della trimestrale presentati oggi “sono il risultato di scelte del passato che dobbiamo gestire in una fase di transizione e di derisking. Sarà poi il mercato a giudicare la nostra azione sulla base dei fatti. Noi -ha concluso- abbiamo indicato una strada e su quella strada il mercato ci misurerà".
Ci candidiamo a espandere il nostro ruolo da soli o con partnership" sul fronte delle infrastrutture sostenibili, "perché vediamo un avvicinamento crescente di quelle infrastrutture ai nostri mestieri". L'ammontare degli investimenti del Pnrr "di cui noi abbiamo visibilità e che potrebbero rientrare nelle nostre aspirazioni è di circa 26 miliardi e abbiamo indicato in 3 miliardi il nostro target, mettendo le nostre competenze a servizio del Paese", ha continuato.
"Non pensiamo ad alcun licenziamento. Pensiamo a una razionalizzazione, ma non ci sono in previsione piani di esubero".
L’aumento del prezzo del petrolio si spiega con “la domanda che riprende e gli investimenti fermi per anni che ripartono” e per Saipem è “un’opportunità, perché, a fronte di queste dinamiche, stanno ripartendo gli investimenti dei nostri clienti e delle nostre geografie tradizionali”. “Nei nostri numeri si vedono già la ripresa degli investimenti, sospesi a causa della pandemia, e delle perforazioni”, ha aggiunto.
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